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Almerhorn (m 2986)
Am Hengst (m 2462)
Blossberg (m 2619)
Cima del Vento Grande (Grosse Windscharspitze
- m 3041)
Cima di Dentro (Hintere Höhe
- m 2506)
Cima di Riva (Stuttennock - m
2737)
Cima dell'Orso (Bärenluegspitze
- m 2960) - Costa dei Sassi (Sosseneck
- m 2950)
Cima Valfredda
(Geltalspitze - m 3192)
Covoni (Tristennöckl - m
2465)
Croda Nera (Schwarze Wand
- m 3105)
- Cima Mattina (Morgenkofel - m 3073) - Cima dell'Acqua (Wasserkopf - m 3135)
Fennera (Fenner Eck - m 3125)
Mucla (Muklaspitze - m 3162)
Napfen (m 2510)
Nevoso (Schneebiger Nock
- m 3358)
- Magro (Magerstein - m 3273) - Pizzo delle Vedrette (Fernerköpf - m 3249)
Rosshorn (m 3068)
Sassolungo di Collalto (Lenkstein
- m 3237)
Triangolo di Riva (Dreieck Spitz
- m 3030)
Imponente gruppo montuoso dell’Alto Adige
dall’aspetto decisamente selvaggio caratterizzato da grandi cime in gran
parte dimenticate dagli escursionisti e dagli alpinisti. Il versante
meridionale è caratterizzato da imponenti e precipiti pareti rocciose come
quelle che ricadono direttamente sulla Valle di Anterselva col suo lago.
La parte settentrionale del gruppo ha un aspetto più dolce: non mancano
splendidi terrazzi a pascolo e la presenza di alcuni piccoli laghetti in
quota in un ambiente alpino estremamente idilliaco e solitario. Molto
rilevante è la presenza dei ghiacciai: vedrette di piccola e media
dimensione caratterizzano tutte le vette più alte del gruppo compresa la
massima cima: il Collalto (Hochgall – m 3436) forse una delle poche ad
essere conosciuta.
Le nostre pagine Web vi propongono una serie di splendide cime, molte delle
quali, pur superando la soglia dei 3000 metri sono alla portata
dell’escursionista alpino allenato. Naturalmente, alcuni percorsi richiedono
il superamento di nevai e vedrette: ogni difficoltà è comunque debitamente
segnalata. Particolare attenzione deve essere rivolta alle condizioni
meteorologiche. Il crinale italo austriaco tocca tutte le principali vette
del gruppo: si tratta di un confine rilevante sia da un punto di vista
geografico che meteorologico. La stagione estiva resta inoltre il periodo
più piovoso dell’anno, occorre quindi un adeguato equipaggiamento prima di
camminare in questi splendidi luoghi cercando di scegliere se possibile la
giusta giornata.
In generale i sentieri e i punti d’appoggio scarseggiano nell’intera zona ma
questo, lungi dall’essere un difetto, ha salvaguardato una zona meravigliosa
dall’intervento umano. Oggi le Vedrette di Ries sono territorio protetto,
unitamente alla testata della Valle Aurina, da un vasto Parco Regionale
istituito a protezione di un ambiente ancora allo stato naturale
assolutamente da proteggere e salvaguardare.
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