Mucla (Muklarspitze)

MUKLARSPITZE (MUCLA – m 3162)

Un’altra splendida cima immersa in un incredibile anonimato. Lungo pendii sconosciuti dove non si incontra praticamente nessuno, si prova ancora l’emozione di sentirsi sperduti in un mondo dimenticato. Tra nevai e detriti si sale sino alla vetta che si affaccia, sul versante austriaco, sulla vasta distesa ghiacciata del Fleiscbachkees.

Dati tecnici:

Da Riva di Tures (Inderederhof – m 1675): Difficoltà: EE (Vai alla scala delle difficoltà). Segnaletica: totale sino alla cordonatura morenica intorno a quota m 2700. Subito oltre si abbandona il segnavia n° 8 procedendo liberamente fra terrazze e pendii di detriti privi di segnaletica. Necessario buon senso dell’orientamento. Escursione da evitarsi in caso di nebbia o temporale. Dislivello assoluto: m 1487.

Accesso:

Si accede alla partenza dalla Val Pusteria; in coincidenza della città di Brunico troviamo le indicazioni per la statale della Valle Aurina (Ahrntal). La percorriamo per una decina di km sino ad individuare, poco prima di entrare nel paese di Campo Tures, il bivio a destra per Riva di Tures. Lasciamo il fondo valle per risalire con la provinciale tutta la Valle di Riva in un ambiente selvaggio e molto suggestivo; raggiungiamo infine la grande piana a pascolo che accoglie il delizioso paesino di Riva di Tures posto in un contesto alpino di grande suggestione, con l'immensa mole del Collalto con i suoi ghiacciai a dominare il paese e i pascoli sottostanti. Prima della salita che conduce alla chiesa del paese volgiamo a destra percorrendo quasi in piano la verdeggiante Val del Rio (Bachertal): transitiamo presso Säge quindi la stradina si fa stretta e in salita sino a giungere in prossimità del ristorante Indereder (m 1675) dove parcheggiamo l'automobile (scarse possibilità di parcheggio).

Descrizione del percorso:

Pochi metri prima del ristorante Indereder passiamo, sul sentiero 8B che, sulla sinistra, sale nel fitto bosco di conifere. In ore 0,20 raggiungiamo la vasta apertura a pascolo, in parte acquitrinosa, al cui margine è posta la Bacher Alm (m 1850). Torniamo nel folto dell’abetaia guadagnando progressivamente quota e con qualche breve apertura sulla destra che ci permette di inquadrare Monte Nevoso. Ad ore 1 di cammino, una breve discesa nel bosco ci conduce alla biforcazione con il sentiero 8C. A destra si rientra a Riva di Tures; il nostro tracciato prosegue invece sulla sinistra bordeggiando il torrente e giungendo nei pressi di una splendida forra nella roccia con cascata (m 1998). Il sentiero cambia improvvisamente pendenza divenendo ripido e rimontando il valloncello a sinistra. Guadiamo alcune volte il torrente mantenendoci poi, più in alto, alla sua destra. Giungiamo infine ad una grande terrazza ondulata a pascolo in un vasto ed imponente anfiteatro (ore 2,15 dalla partenza). Al bivio lasciamo sulla sinistra il sentiero per la Ursprungalm, procedendo invece a destra sul segnavia 8A che, con scarsi dislivelli, solca prati e macereti sino a scavalcare con passerella in legno l’impetuoso Ursprungbach (m 2325). Procediamo brevemente sino ad una nuova biforcazione nei pressi di un minuscolo laghetto. Passiamo a sinistra sul segnavia 8 (cartello in legno con indicazioni per il Lenksteinjöch e indicazioni in vernice rossa, su un masso, per il Lenkstein). Su tracciato a lastroni in parte artefatto, procediamo in falsopiano sino a scavalcare di nuovo il Torrente Ursprung (m 2424) con ponte in legno e rimontando il ripido costone a sinistra con una faticosa scalinata rocciosa. Poco oltre bordeggiamo i ruderi di due costruzioni in pietra ormai distrutte che compaiono sotto di noi sulla destra (è presente anche una piattaforma per l’atterraggio d’emergenza degli elicotteri). In moderata salita, accompagnati dalla visione del Collalto e dei grandi ghiacciai alla sua base, passiamo per larga cengia alla sinistra di alcuni lisci massi rocciosi sino alla base di un grande canale di detriti. Lo traversiamo prestando attenzione ai segnavia e portandoci così alla base di un’incombente parete. La rimontiamo con stretti tornanti per poi passare su una caratteristica cordonatura morenica sabbiosa (circa 2800 m). Il sentiero ne segue il filo sino a portarsi alla base di un ripido valloncello racchiuso tra due imponenti torrioni rocciosi. A questo punto abbandoniamo il segnavia traversando liberamente il canale detritico posto a sinistra (attenzione ai sassi mobili; possibile nevaio fortemente inclinato ad inizio stagione: necessaria la piccozza ed eventualmente i ramponi). Scendiamo poi ad un’ampia terrazza detritica che raccoglie le acque di fusione della soprastante lingua ghiacciata. Proseguiamo traversando con scarsi dislivelli fra massi e ghiaie portandoci alla base dall’ampio anfiteatro compreso tra la Muklarspitze e la Mulle (campi nevosi a seconda dell’andamento stagionale in prima estate). Puntiamo direttamente alla sommità della Muklarspitze scegliendo sul posto la migliore via possibile. Prestiamo attenzione ai massi particolarmente instabili nella parte superiore della salita sino ad accedere alla vetta senza incontrare tratti particolarmente esposti (m 3162 – ore 5,30 dalla partenza).

                                                   Cookie