Napfen

NAPFEN (m 2510) 

Negli anni abbiamo sempre riscontrato come i luoghi più belli sono spesso appartati e in posizione periferica. Il gruppo delle Vedrette di Ries in quest’ottica ha molto da offrire. Non mancano le grandi cime con le loro vedrette, ma questa volta vi raccontiamo la salita ad un dosso in pratica sconosciuto. Salire al Napfen significa scoprire un ambiente arcaico caratterizzato da splendidi laghetti d’altitudine. Anche ad agosto potreste trovarvi ad incontrare solo qualche escursionista o addirittura nessuno come è capitato a noi. Siamo convinti che gli amanti della natura ancora non manomessa dall’uomo apprezzeranno un itinerario fuori dagli schemi. Si tratta di un percorso adatto alla parte centrale dell’estate avendo l’accortezza di seguire con attenzione le previsioni meteorologiche; siamo infatti a quattro passi dal crinale principale delle Alpi, un’area soggetta ad una forte instabilità nella stagione calda con lo sviluppo improvviso di temporali talvolta molto forti.

L’escursione in breve:

Parcheggio in Valle dei Dossi (circa m 1700) – Valle dei Dossi (Knuttental) – Knuttenalm (m 1889) – Lago di Gola (Klammlsee – m 2250) – distaccamento Guardia di Finanza (m 2258) – sentiero n° 9A – Laghi dei Cadini (Napfen Lacken – m 2514) – Napfen (m 2510)  

Dati tecnici:

Dal parcheggio in Valle dei Dossi - m 1700): Difficoltà: E (Vai alla scala delle difficoltà). Dislivello assoluto: m 814. Segnaletica: totale sino ai Napfen Lacken, assente nel brevissimo tratto successivo. Acqua sul percorso: diversi torrenti prestando tuttavia attenzione all’eventuale presenza di animali al pascolo che ne possano contaminare le acque.

Accesso:

Si accede alla partenza dalla Val Pusteria; in coincidenza della città di Brunico troviamo le indicazioni per la statale della Valle Aurina (Ahrntal). La percorriamo per una decina di km sino ad individuare, poco prima di entrare nel paese di Campo Tures, il bivio a destra per Riva di Tures. Lasciamo il fondovalle per risalire con la provinciale tutta la Valle di Riva in un ambiente selvaggio e molto suggestivo. Raggiungiamo infine la grande piana a pascolo che accoglie il delizioso paesino di Riva di Tures posto in un contesto alpino di grande bellezza con l’immensa mole del Collalto con i suoi ghiacciai a dominare il paese e i pascoli sottostanti. Risaliamo in direzione della parte alta del paese lasciando l’altipiano prativo a destra; superiamo la chiesa procedendo tra le ultime case di Riva. Tra i prati ci portiamo infine al termine della strada transitabile in coincidenza del parcheggio in fondo alla Valle dei Dossi (Knuttental). Una sbarra proibisce l’ulteriore proseguo in automobile (m 1700). Da rilevare la vista dal parcheggio in direzione del Monte Nevoso.

Descrizione del percorso:

L’escursione ricalca il proseguo chiuso al traffico della strada. Si cammina sulla forestale a fondo naturale camminando in un ambiente magnifico caratterizzato da bosco rado di conifere. Risaliamo la lunga Valle dei Dossi (Knuttental) con il torrente (Rio dei Dossi) posto subito a sinistra della carrareccia. Superato un tratto in moderata salita raggiungiamo un piano erboso in ambiente idilliaco dove spesso sono presenti mandrie di mucche al pascolo. Nel tratto che segue ci scostiamo dal torrente affrontando la breve salita che permette di accedere al terrazzo che ospita la Malga dei Dossi (Knuttenalm – m 1889 – ore 0,50 dalla partenza). Si tratta di un ottimo punto di ristoro sempre aperto nella bella stagione.

Dopo un’eventuale sosta si procede verso la testata della valle mantenendo l’ampia forestale. Da rilevare la vista a sinistra sulla Croda Bianca e di fronte a noi sulla Punta della Neve. Il solco vallivo procede volgendo verso oriente. Andiamo a scavalcare il torrente con un ponticello (m 2030) mentre gli alberi cedono il passo dapprima ad una fitta selva a pino mugo quindi al pascolo d’altitudine. Nel proseguo rimontiamo il pendio con una sequenza di tornanti. Raggiungiamo il punto in cui si separa, sulla destra, il sentiero 9A. Prima di muovere in questa direzione conviene procedere per poche decine di metri mantenendo ancora la forestale raggiungendo il magnifico Lago di Gola (Klammlsee – m 2250 – ore 2,15 dalla partenza). Consigliamo di prendersi alcuni minuti per effettuare il periplo del lago ammirando in un giorno sereno la trasparenza delle acque. Posta subito a destra della strada osserviamo, presso lo specchio d’acqua, la presenza di una casermetta della Guardia di Finanza (m 2258). Siamo infatti a pochi minuti di distanza dal confine di stato e la struttura ricorda il tempo in cui passare in Austria non era ammesso come lo è ora.

L’escursione procede tornando a ritroso per poche decine di metri sino al punto in cui si abbandona la forestale per proseguire sul sentiero 9A (cartello segnalatore di legno). Sfiorata la già citata caserma della Finanza ci portiamo alla base del ripido pendio. Il sentiero comincia a rimontarlo offrendo ottimi scorci sul sottostante lago e sulla valle risalita in precedenza. Il cammino diviene faticoso e il costone è vinto con una sequenza di tornanti. Si amplia ulteriormente il panorama estendendosi al versante austriaco con, in evidenza, la testata della Arvental. Guadagnando quota il pascolo si alterna a vaste pietraie. Superata la frazione più ripida e faticosa andiamo a traversare verso meridione, quasi in piano, scavalcando un pendio caotico caratterizzato da massi in equilibrio instabile. Abbiamo di fronte la lunga costiera di roccia scura culminante nelle vette del Knuttennock e del Sosseneck. Una breve frazione su magro pascolo precede il superamento di un torrente. Poco oltre dominiamo dall’alto il modesto avvallamento occupato dal primo dei Napfen Lacken”. Nonostante le ridotte dimensioni si tratta di un magnifico specchio d’acqua che colpisce per la trasparenza e i mille riflessi che ne caratterizzano la superficie. Alle sue spalle osserviamo la modesta piramide per lo più erbosa del Napfen, obiettivo della nostra escursione. Muoviamo liberamente, in questa direzione, abbandonando momentaneamente il sentiero segnato per toccare in qualche minuto il lago. Si rinnovano gli scorci osservando, alle spalle, la grande piramide per lo più rocciosa del Graunock. Procediamo tra le facili ondulazioni erbose che conducono in direzione del Napfen. Il percorso si sviluppa senza via obbligata restando comunque semplice ed evidente grazie all’ambiente prativo non ripido. In breve siamo al cocuzzolo terminale, esposto e roccioso verso settentrione, erboso e poco ripido in nostra direzione permettendo un accesso del tutto semplice anche in assenza di un evidente sentiero.

Dal punto più alto (m 2510 – ore 3 dalla partenza) osserviamo l’impressionante salto che precipita verso settentrione oltre a scorgere un tratto del crinale principale delle Alpi Aurine. Torna ad essere visibile il Lago di Gola con la casermetta posta sulla sua sponda occidentale.

Rientriamo a ritroso tra le ondulazioni prative sino a riprendere il sentiero segnato in appena una decina di minuti dalla cima. Prima di concludere l’avventura consigliamo di muovere sul sentiero 9A in direzione della Forcella dell’Orso. Guadagniamo in pochi minuti il magnifico pianoro occupato da altri due laghetti che rientrano nel toponimo di “Napfen Lacken”. Colpisce la colorazione verde e il fondale del primo oltre ad una bella popolazione di Piumino rotondo presente alla sua estremità orientale. Inutile consigliare di prendersi il tempo per camminare lungo le sponde cogliendo altri magnifici scorci per la felicità dei naturalisti e degli amanti della fotografia. Il rientro alla partenza avverrà a ritroso per un totale di circa 5 ore di cammino.

Cenni sulla flora:

L’ambiente poco conosciuto e appartato ha salvaguardato una zona dove la natura detta ancora i suoi ritmi. Siamo all’interno del Parco Naturale Vedrette di Ries – Aurina a difesa delle pecularità faunistiche, botaniche e geologiche dell’area. La flora ne risente positivamente mostrandosi ricca e lussureggiante nella breve stagione estiva d’alta quota. Segue una rassegna delle principali specie osservate in occasione della nostra salita avvenuta nella parte centrale del mese di agosto.

1)    Primula vischiosa (Primula glutinosa); bellissimo endemismo del nordest dai fiori violetti raccolti in piccoli grappoli. Colonizza i macereti d’altitudine e le rupi.

2)    Primula nana (Primula minima); magnifico endemismo delle Alpi Orientali dai petali rosati.

3)    Semprevivo arenario (Jovibarba globifera); raro endemismo delle Alpi Orientali osservabile, salendo dal parcheggio nella Valle dei Dossi, nei prati che precedono la Knutten Alm

4)    Garofano glaciale (Dianthus glacialis); rara specie d’alta quota osservabile dietro alla caserma della Guardia di Finanza camminando sul sentiero 9A.

5)    Piumino rotondo (Eriophorum scheuchzeri) presso il Lago di Gola e i Napfen Lacken.

6)    Sassifraga gialla (Saxifraga aizoides)

7)    Sassifraga stellata (Saxifraga stellaris)

8)    Sassifraga zolfina (Saxifraga bryoides)

9)    Margherita alpina (Leucanthemopsis alpina)

10)  Cardo spinosissimo (Cirsium spinosissimum)

11)  Semprevivo ragnateloso (Sempervivum arachnoideum)

12)  Semprevivo montano (Sempervivum montanum)

13)  Campanula barbata (Campanula barbata)

14)  Achillea moscata (Achillea moschata)

15)  Azalea alpina (Loiseleuria procumbens); caratterizzata da intricati e compatti pulvini trapuntati da numerosi, piccoli fiori rosa.

16)  Rododendro ferrugineo (Rhododendron ferrugineum)

17)  Canapicchia glaciale (Omalotheca supina) lungo il sentiero 9A.

18)  Genziana punteggiata (Gentiana punctata)

19)  Genziana nivale (Gentiana nivalis) lungo il sentiero 9A.

20)  Genzianella peduncolata (Gentiana tenella); questa piccola genziana, poco appariscente per le sue limitate dimensioni, è in generale una pianta artico alpina assai rara, meritevole di rispetto e protezione.

21)  Genziana di Koch (Gentiana acaulis)

22)  Silene a cuscinetto (Silene acaulis)

23)  Anemone alpino (Pulsatilla alpina)

24)  Trifoglio bruno (Trifolium badium)

25)  Poligono viviparo (Polygonum viviparum)

26)  Mirtillo nero (Vaccinium myrtillus)

27)  Napello (Aconitum napellus)

28)  Pedicolare di Kerner (Pedicularis kerneri)

29) Salice erbaceo (Salix herbacea)

30)  Graminia di Parnasso (Parnassia palustris)

31)  Prunella delle Alpi (Prunella grandiflora)

32)  Brugo (Calluna vulgaris)

33)  Cariofillata montana (Geum montanum)

34)  Carlina segnatempo (Carlina acaulis)

35)  Garofanino maggiore (Epilobium angustifolium)

36)  Crepide dorata (Crepis aurea)

37)  Tossillaggine alpina (Homogyne alpina)

38)  Astro alpino (Aster alpinus)

39) Arnica (Arnica montana)

40)  Doronico dei graniti (Doronicum clusii)

41)  Erigero unifloro (Erigeron uniflorus)

42)  Raponzolo alpino (Phyteuma hemisphaericum)

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