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STUTENNOCK (CIMA DI RIVA – m 2737)
Nonostante sia quasi sconosciuta, è una cima caratterizzata da una forte
individualità in quanto domina, grande ed isolata, la grande conca dei
Koflersee, allungandosi con un’erta cresta in direzione della Knuttental. La
via di salita, in un selvaggio e solitario ambiente, è ricca di gradite
sorprese tra cui un magnifico, sconosciuto laghetto d’alta quota in un
ambiente idilliaco. Il libro di vetta testimonia l’incredibile solitudine di
una vetta che probabilmente non godrà mai di una grande notorietà.
Dati tecnici:
Da Riva di Tures (m 1595): Difficoltà: EEA.
Suddivisione della difficoltà in base ai tratti: E sino alla Forcella
dell'Orso; EE nel tratto successivo sino all'arrivo in vetta
(Vai
alla scala delle difficoltà). Un
breve, facile tratto attrezzato con funi metalliche poco sotto la cima.
Segnaletica: totale. Dislivello assoluto: m 1142.
Accesso:
Si accede alla partenza dalla Val
Pusteria; in coincidenza della città di Brunico troviamo le indicazioni per
la statale della Valle Aurina (Ahrntal). La percorriamo per una decina di km
sino ad individuare, poco prima di entrare nel paese di Campo Tures, il
bivio a destra per Riva di Tures. Lasciamo il fondo valle per risalire con
la provinciale tutta la Valle di Riva in un ambiente selvaggio e molto
suggestivo; raggiungiamo infine la grande piana a pascolo che accoglie il
delizioso paesino di Riva di Tures posto in un contesto alpino di grande
suggestione, con l'immensa mole del Collalto con i suoi ghiacciai a dominare
il paese e i pascoli sottostanti. Risaliamo in direzione della parte alta
del paese lasciando l'altopiano prativo a destra; superiamo la chiesa
procedendo tra le ultime case di Riva. Tra i prati ci portiamo infine al
termine della strada transitabile in coincidenza del parcheggio in fondo
alla Knuttental. Pochi metri prima del
parcheggio si stacca sulla destra una stretta stradina asfaltata che,
scavalcato il torrente, prosegue dapprima quasi in piano, quindi in salita
sul pendio a sinistra che sovrasta a nord l’abitato di
Riva di Tures con belle visioni del
Collalto e di
Monte Nevoso. Troviamo infine, a sinistra della strada, il cartello in
legno che indica il segnavia 8A (scarse possibilità di parcheggio lungo la
stretta stradina: è consigliabile partire presto altrimenti si può
abbandonare l'automobile, come detto, nel sottostante parcheggio in fondo
alla Knuttental con un'aggiunta di circa 20 minuti di cammino rispetto ai
tempi indicati nella descrizione che segue).
Descrizione del percorso:
Seguiamo il sentiero 8A salendo
lungamente nella fitta abetaia con qualche scorcio in direzione del
sottostante verde altipiano di Riva. Ad ore 1 dalla partenza usciamo
dal bosco di conifere in coincidenza della
Untere Kofler Alm (Malga Covolo di Sotto – m 2034), situata in un
magnifico ripiano a pascolo. Notevole il panorama sulle cime e i
ghiacciai di
M.Nevoso, M.Magro e del
Collalto. Il sentiero prosegue in ripida salita tra rada boscaglia in
costa a destra con
staccionate di legno (bel colpo d’occhio sul
fondo valle) sino alla soprastante piana. Qui, presso la
Obere Kofler Alm (Malga Covolo di Sopra – m 2192), il sentiero si
biforca: proseguendo si raggiungerebbe il Rifugio Roma con il sentiero Hartdegen;
la nostra via di salita passa invece a sinistra (cartello in legno con
indicazione per la Sossenhütte). Tra pascoli e tratti acquitrinosi, seguendo
il corso del torrente, procediamo sino al bivio sulla sinistra per la cima
(scritta “Stutennock e freccia rossa su un grande masso). Il tracciato,
quasi piano, solca verdeggianti pascoli sino alla base di un facile costone
erboso: lo superiamo accedendo ad una terrazza superiore caratterizzata
dalla presenza di un magnifico
laghetto alpino (m 2445). Il sentiero circonda
a destra il
limpido
specchio d’acqua, quindi si porta alla base del ripido pendio che precipita
sul laghetto ad ovest. Nonostante la forte pendenza, il sentiero scavalca la paretina comodamente tra
facili zolle erbose. Accediamo così alla
sommità di un ampio spallone da
dove osserviamo chiaramente la vetta. Il tracciato prosegue ora con un lungo
traverso in progressiva salita nell’ampio valloncello che si apre sotto la
cima. Puntiamo ad uno stretto intaglio della cresta sommitale. L’ultimo
tratto prima della forcella bordeggia ripide rocce sulla sinistra ed è
attrezzato con funi metalliche per via della forte pendenza e a causa del
terreno scivoloso in lieve esposizione. Raggiunta la forcella resta da
risalire, in una decina di minuti, la facile
cresta rocciosa. Tra lastre e facili gradoni rocciosi, risaliamo il
crinale sino alla
sommità (m 2737 – libro di vetta – ore 3 dalla partenza)
dalla quale godiamo di un
immenso panorama. Osserviamo a oriente il
Collalto mentre spostandosi con lo sguardo
verso meridione notiamo
Monte Nevoso con la sottostante Vedretta di Ries;
volgendo a sudovest notiamo la
Valle di Riva dominata a destra da Picco Palù;
volgendo a occidente notiamo il
gruppo di Cima Dura e, sullo sfondo, le principali
cime delle Alpi Aurine. Chiudono l'orizzonte a nord, le
grandi vette ghiacciate del gruppo del Venediger.
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