Col di Poma

COL DI POMA (ZENDLERSER KOFEL – m 2422)

L’ordine e l’armonia che caratterizzano i prati dell’Alto Adige sono davvero proverbiali. Poche escursioni, al pari di quella che andiamo a descrivere, permettono di ammirare distese erbose perfette come prati inglesi. E’ evidente la cura dei contadini locali capaci di convivere con la natura rispettandone nel contempo i ritmi e la sua unicità. Resterete stupiti dall’aspetto paradisiaco di questa zona, il tutto arricchito dalle spettacolari guglie e pareti della prospiciente catena delle Odle a chiudere l’orizzonte meridionale. L’escursione trova il suo culmine nel Col di Poma, una vetta modesta se paragonata al vicino Sass de Putia ma in grado di regalare un favoloso paesaggio esteso alle montagne della Val Badia. In generale si tratta di una cima assai frequentata in virtù del vicino Rifugio Genova. La salita è sempre soddisfacente grazie all’ambiente dolomitico e al sentiero ben tracciato. Tutta la stagione estiva si presta all’ascesa ma sarebbe senz’altro ideale poter evitare i momenti di massimo afflusso turistico con specifico riferimento al mese di agosto e ai fine settimana. Nei silenzi di inizio stagione o anche in autunno, quando le montagne si colorano delle tinte calde che precedono l’inverno, potrete godere di un’esperienza indimenticabile.

L’escursione in breve:

Rifugio Zans (Zanseralm - m 1685) - Kaserillalm (m 1920) - Rifugio Genova (Schlüterhütte - m 2297) - Passo di Poma (Kreuzkofeljoch - m 2340) - Col di Poma (Zendlerser Kofel – m 2422)

Dati tecnici:

Partenza dal Rifugio Zans (Zanseralm - m 1685): Difficoltà: E (Vai alla scala delle difficoltà). Segnaletica: totale. Dislivello assoluto: m 737. Acqua sul percorso: fonte tra la partenza e la Kaserillalm.

Accesso alla partenza:

Usando l’autostrada A22 l’uscita più comoda è quella di Chiusa – Val Gardena (Klausen – Gröden). Passati sulla SS 12 si procede per un breve tratto verso nord, in direzione di Bressanone, trovando poco oltre il bivio a destra per la Val Funes. Abbandoniamo pertanto la statale risalendo lo stretto solco vallivo. Dopo pochi km lasciamo il proseguo della strada in direzione del Passo delle Erbe volgendo invece a destra raggiungendo dapprima Santa Maddalena in Funes (St. Magdalena). Nel tratto che segue la strada sale ripida sino al parcheggio posto a termine del tratto transitabile, a breve distanza dal Rifugio Zans (Zanser Alm – m 1685). Soprattutto nel pieno del mese di agosto non è raro trovare il parcheggio completamente esaurito; è raccomandabile, per chi esegue l’escursione in questo periodo, raggiungere la partenza abbastanza presto.

Descrizione del percorso:

E’ un’escursione, quella che andiamo a descrivervi, che offre, sin dai primi passi, un ambiente idilliaco con pochi eguali nel nostro paese. Davanti a noi si schiude già la magnifica distesa prativa che accoglie il Rifugio Sass Rigais mentre sulla destra si stagliano, slanciate e strapiombanti, le bellissime cime delle Odle. Sin dalla partenza il cartello indicante “Col di Poma” indica inequivocabilmente la giusta direzione. In questa prima parte il tracciato si sviluppa, ampio e comodo, su strada forestale interdetta al traffico veicolare. Nel proseguo la strada rimonta il solco vallivo del torrente Caseril (Kaserillbach) caratterizzato da bosco rado di conifere. La pendenza resta moderata. Il tracciato raggiunge un magnifico pianoro erboso dominato dalla piramide, in gran parte prativa, del Col di Poma mentre appena a destra della vetta scorgiamo il Rifugio Genova. Siamo in una radura di grandiosa bellezza caratterizzata da prati curatissimi nel mezzo dei quali sono presenti alcuni fienili in legno. A lato della forestale troviamo una fonte assai utile per approvvigionarsi d’acqua. La strada bianca comincia a guadagnare quota con maggior decisione inerpicandosi lungo il pendio sino a raggiungere la Kaserillalm (m 1920), punto di ristoro aperto nella stagione estiva. Una pausa sarà senz’altro gradita permettendo di osservare il magnifico ambiente circostante dominato dalle cime delle Odle mentre lo sguardo può ora estendersi verso occidente sino ad osservare lontane catene montuose.

Il proseguo dell’escursione segue ancora, per un breve tratto, la strada forestale. Dopo appena 5 minuti dalla Kaserillalm troviamo una prima biforcazione in coincidenza della quale volgiamo a sinistra seguendo il cartello indicante Malga Gampen e il Rifugio Genova. Il percorso su ampia strada bianca sta per volgere al termine. Dopo altri 5 minuti di marcia abbandoniamo infatti la carrareccia che proseguirebbe in direzione della Malga Wörndleloch per volgere a destra su sentiero in ripida salita. Anche questa volta l’orientamento è garantito dal cartello in legno indicante il Rifugio Genova ad un’ora di cammino e Malga Gampen a 20 minuti. Siamo nel tratto più suggestivo per quanto riguardo l’aspetto curato dei prati e dei pascoli. L’aspetto è quello di un giardino all’inglese con erba verdissima, ben curata dall’infaticabile lavoro dei contadini locali. Qualche cirmolo interrompe positivamente l’uniformità delle distese erbose. Le Odle sono sempre di fronte a noi, sullo sfondo, slanciate ed inarrivabili per gli escursionisti, a racchiudere uno scenario dolomitico di grandiosa suggestione. Per un breve tratto siamo quasi in piano, tagliando il dolce pendio prativo. Possiamo scorgere a breve distanza la Malga Gampen (Gampenalm), fuori dal nostro itinerario ma raggiungibile con una brevissima digressione che incontriamo appena oltre. Al bivio indicato dai cartelli dobbiamo infatti volgere verso sinistra con il Rifugio Genova indicato a 40 minuti di distanza. Proseguendo dritti si esegue invece la rapida digressione alla malga succitata (una decina di minuti, per chi lo desidera, tra andata e ritorno).

La nostra escursione procede in direzione del rifugio salendo ripidamente tra i pascoli. Il panorama diviene alle spalle progressivamente più ampio raggiungendo nei giorni limpidi lontane catene montuose caratterizzate da grandi ghiacciai. Poco oltre troviamo un’ulteriore biforcazione segnalata che permetterebbe, ancora una volta, di raggiungere la Malga Gampen. Ignoriamo anche questa possibilità procedendo a sinistra verso il Rifugio Genova indicato a mezz’ora di marcia.

Il sentierino sale presso una staccionata in legno quindi prosegue lungo il vasto pendio inclinato. In alto, sul costone che troviamo davanti a noi, possiamo già osservare a distanza il rifugio mentre sulla destra il solco vallivo è sovrastato dalle rupi dolomitiche culminanti nelle vette Medalges e Sobutsch. Il sentiero, ampio e facile, conduce in salita moderata ma costante sino alla struttura, sempre aperta nel periodo estivo, del Rifugio Genova (Schlüterhütte - m 2297 – ore 2 dalla partenza). Si tratta di una struttura molto frequentata che garantisce un eccellente punto di appoggio in caso di necessità. Il nostro cammino procede oltre lungo l’ampia mulattiera bordeggiata a sinistra dalla staccionata in legno. In pochi minuti guadagniamo il marcato Passo di Poma (Kreuzkofeljoch - m 2340), ampia sella erbosa dove si schiude ai nostri occhi il versante della Val Badia. Siamo ad un importante crocevia di sentieri. La segnaletica, sempre puntuale ed impeccabile, indica la giusta direzione per raggiungere il Col di Poma.

Seguiamo pertanto il facile sentiero che sale a sinistra verso la cima offrendo alle spalle una splendida visione a distanza delle pareti dolomitiche culminanti nel Monte Cavallo e nel Piz de Lavarela. Il tracciato, visibilmente artefatto, sovrasta il Rifugio Genova. Osserviamo dall’alto i magnifici prati che abbiamo precedentemente attraversato. Ancora una volta andiamo ad accostare una lunga recinzione in legno che si sviluppa alla nostra destra. La staccionata guida il nostro cammino sino al bellissimo culmine del Col di Poma (Zendlerser Kofel – m 2422 – ore 2,20 dalla partenza).

Sebbene non si tratti di un’elevazione particolarmente rilevante offre un paesaggio di sorprendente ed inattesa vastità. Nello specifico si osserva verso nord la grande cima del Sass de Putia oltre al lungo crinale delle Odle di Eores, gruppo montuoso poco frequentato attraversato dal sentiero attrezzato Gunther Messner. Il Col di Poma è inoltre proteso verso occidente in direzione della Val di Funes verso la quale precipita con una ripida scarpata in parte rocciosa. Più distanti scorgiamo alcune cime delle Alpi Sarentine. Si ripete naturalmente il paesaggio in direzione delle Odle mentre ad oriente l’orizzonte è chiuso dalle grandi vette dolomitiche poste sulla destra orografica della Val Badia. Sotto la nostra verticale scorgiamo ancora una volta il Rifugio Genova dove nel mese di agosto si affollano schiere scomposte di turisti in parte provenienti dal non lontano Passo delle Erbe. Il rientro avviene a ritroso per un totale di circa 4 ore di cammino.

Cenni sulla flora:

L’ambiente in cui si articola la salita è tipicamente dolomitico e ciò si riflette sulle fioriture osservabili lungo la salita. Riportiamo di seguito le principali specie osservate in occasione della nostra salita, avvenuta nel mese di agosto.

Specie endemiche:

1)     Sassifraga delle Dolomiti (Saxifraga squarrosa); endemica delle Alpi sud orientali appare molto simile, nell’aspetto, a Saxifraga caesia. La distinzione tra le due specie non è affatto semplice e non è d’aiuto l’osservazione dei fiori che in pratica sono quasi identici. Un elemento distintivo risiede nelle foglie, incurvate solo all’apice in S.squarrosa, curve ed aperte su tutta la lunghezza in S.caesia. E’ presente in un roccione a sinistra del sentiero a pochi minuti dalla cima del Col di Poma.

2)     Millefoglio di Clavena (Achillea clavenae). Tipica pianta di praterie, ghiaioni e pendii aridi su substrato calcareo. E’ un endemismo alpino – dinarico con areale esteso in Italia dalla Lombardia al Friuli.

3)     Bonarota comune (Paederota bonarota). Specie rupicola per eccellenza, ama le pareti calcaree dolomitiche verticali. E’ un endemismo del nordest italiano caratterizzato in luglio da belle infiorescenze di colore blu.

4)     Campanula cespitosa (Campanula caespitosa); endemismo con areale diviso in due parti ben distinte. La prima parte dell’areale è posta in Austria mentre la seconda parte è estesa tra l’Alto Adige e la Slovenia. Lungo il percorso è presente dopo il Rifugio Zans sulla sinistra prima di un’evidente fonte.

5)     Senecio della Carnia (Senecio incanus sbsp. carniolicum), endemico delle Alpi Orientali.

Altre specie osservate:

1)     Potentilla lucida (Potentilla nitida). Caratteristica nel suo portamento strisciante, offre alcune tra le fioriture più spettacolari delle Dolomiti. E’ osservabile in un roccione a destra del sentiero poco prima dell’arrivo in vetta.

2)     Stella alpina (Leontopodium alpinum) osservabile tra il Passo Poma e la vetta.

3)     Saussurea delle Alpi (Saussurea alpina); è presente una grossa stazione della specie in oggetto presso la vetta del Col di Poma.

4)     Erba unta comune (Pinguicula vulgaris) lungo una risorgiva compresa tra Kaserillalm e il Rifugio Genova.

5)     Sassifraga gialla (Saxifraga aizoides)

6)     Sassifraga verde azzurro (Saxifraga caesia)

7)     Sassifraga alpina (Saxifraga paniculata)

8)     Rododendro ferrugineo (Rhododendron ferrugineum)

9)     Prunella delle Alpi (Prunella grandiflora)

10)  Gipsofila strisciante (Gypsophila repens)

11)  Napello (Aconitum napellus)

12)  Luparia (Aconitum lycoctonum)

13)  Poligono viviparo (Polygonum viviparum)

14)  Graminia di Parnasso (Parnassia palustris)

15)  Orchidea odorosa (Gymnadenia odoratissima)

16)  Campanula di monte (Campanula scheuchzeri)

17)  Orchide macchiata (Dactylorhiza maculata)

18)  Piroletta a foglie rotonde (Pyrola rotundifolia)

19)  Piede di gatto (Antennaria dioica)

20)  Cardo zampa d’orso (Cirsium erisithales)

21)  Astro alpino (Aster alpinus)

22)  Giglio martagone (Lilium martagon)

23)  Fragola d’oro (Potentilla aurea)

24)  Nigritella comune (Nigritella nigra)

25)  Biscutella montanina (Biscutella leavigata)

26)  Trifoglio bruno (Trifolium badium)

27)  Fragolina di bosco (Fragaria vesca)

28)  Spigarola delle foreste (Melampyrum sylvaticum)

29)  Garofanino maggiore (Epilobium angustifolium)

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