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Nome scientifico: Aconitum lycoctonum L. emend. Koelle Famiglia: Ranuncolaceae Altri nomi comuni: Vulparia – Aconito vulparia Habitat naturale: Margini dei boschi, prati alpini, sponde dei corsi d’acqua, nelle faggete da 300 a 2400 metri di quota. Presente su Alpi e Appennini ma non frequente. E’ una pianta protetta. Periodo di fioritura: Da giugno ad agosto Descrizione della pianta: Pianta erbacea perenne con fusto ascendente cilindrico che può raggiungere anche i 130 - 150 cm. Le foglie basali sono di colore verde scuro con lembo palmato-partito, diviso in 5 segmenti a forma di cuneo. Le cauline sono simili ma sessili e incise più profondamente. Presenta un’infiorescenza a grappolo con 10 -20 fiori con petali di colore giallo pallido. Note: E’ una delle piante più tossiche che esistono per il suo elevato contenuto di alcaloidi in ogni sua parte. Uno in particolare (aconitina) se assunto in dosi anche di pochi milligrammi può portare alla facilmente morte. Altrettanto letale è una piccola dose di 2 – 4 grammi di radice della pianta con sintomi che compaiono molto rapidamente: disturbi sensoriali, difficoltà respiratoria, aritmia, fibrillazione ventricolare fino, come detto, alla morte. In passato veniva utilizzato il suo estratto per uccidere volpi e lupi. Dove l’abbiamo osservata: Le fotografie sono state realizzate nel sentiero che dal Rifugio Ra Stua sale a Fodara Vedla, nell'ambito del Parco Naturale delle Dolomiti d'Ampezzo, a circa 1800 metri di quota.
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