ROCCHETTA GIOCHELLO (m 1540)
La montagna “di casa” per
eccellenza, per gli abitanti di Riva del Garda. Se ne consiglia la salita
per il fantastico
panorama di cui si gode dalla sommità che si estende, se l’aria è
limpida, su quasi tutto il lago. La Rocchetta può essere risalita unitamente
alla cima SAT.
Dati tecnici:
Da Riva del Garda (m
78): Difficoltà: Fino alla Cima SAT via ferrata (vedi la descrizione
della "Ferrata dell'Amicizia"). Dalla Cima SAT alla vetta della Rocchetta
Giochello: EE
(Vai
alla scala delle difficoltà). Segnaletica: totale. Dislivello: m 1462. Acqua sul percorso:
assente. Nei fine settimana, con bella stagione, è aperta la Capanna di S.Barbara
Descrizione del percorso:
Sino a Cima SAT con la "Ferrata
dell'Amicizia"
Si scende dalla cima
attraverso un salto attrezzato: le funi permettono di calarsi in un camino,
alto una quindicina di metri, sino alla sella presso la piazzola di
atterraggio per gli elicotteri. Ha qui termine la ferrata; subito oltre
troviamo un’evidente biforcazione segnalata: proseguiamo sulla sinistra in
debole salita sino al bivio nei pressi di una grotta scavata in epoca di
guerra (circa m 1300). Il nostro sentiero passa a destra salendo, con
numerosi tornanti, nel folto della faggeta. Più in alto raggiungiamo
un’ampia sella, crocevia di alcuni sentieri, da cui osserviamo, finalmente
all’aperto, un bel tratto di lago oltre alla sommità di Monte Baldo.
Seguiamo il sentiero di destra che sale, tra comode balze erbose, sul
versante settentrionale della montagna sino a guadagnarne la
sommità (m 1540
- sulla cima: piccolo paletto con indicato il nome della vetta). Tempi di
percorrenza: Dalla Cima SAT circa ore 1 – Da Riva del Garda, percorrendo
anche la ferrata SAT: ore 4,30.
D’eccezionale bellezza il panorama di vetta, soprattutto ad occidente con il
lungo crinale che, partendo dalla nostra posizione, passa per Cima Valdes, l’ampia piramide erbosa della
Cima d’Oro proseguendo sino alle Cime Sclapa e Parì. La cresta si abbassa
poi nell’avvallamento della Bocca di Trat per poi impennarsi nuovamente nel
lungo crinale roccioso del Corno di Pichea. Alle spalle della cresta
spuntano le cime in parte ghiacciate dell’Adamello
e della
Presanella. Volgendo a nord appare ben visibile la parte centrale delle
Dolomiti di Brenta con il caratteristico plateau sommitale di Cima Tosa. In
primo piano abbiamo, sempre a settentrione, la sagoma per gran parte boscata del
Monte Misone con, alla sua sinistra, il piccolo
Lago di Tenno. Volgendo verso nordest osserviamo la sommità della
Paganella, il
Lago di Cavedine e le lontane
cime dell’Alto Adige. Il panorama più bello resta tuttavia quello sul
sottostante Lago di Garda con i paesi di
Riva del Garda e Torbole oltre che sulle montagne che fanno da quinte allo
specchio d’acqua con particolare riferimento al
Monte Stivo e al
Monte Altissimo di Nago.
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