Monte Murlo

MONTE MURLO (m 360) 

Il promontorio del Carpione rappresenta l’ultimo, estremo lembo orientale del Levante ligure. Divide il Golfo di La Spezia dalla bassa Val di Magra ed è in gran parte occupato dal Parco Regionale di Montemarcello. All’interno del promontorio i rilievi si limitano ad una sequenza di colli che raggiungono altitudini modeste; nonostante ciò si tratta di un’area interessante dal punto di vista escursionistico grazie ad una buona rete di sentieri segnati. I percorsi che si affacciano in direzione della costa permettono di osservarne la morfologia caratterizzata da alte falesie e piccole spiagge ciottolose. E’ il caso del magnifico itinerario che andiamo a narrarvi la cui percorrenza è consigliabile nella stagione fredda per evitare il caldo e l’affollamento turistico. Fra le attrazioni di questo facile ma rimunerativo percorso ricordiamo la possibilità di visitare Tellaro, piccolo paese di pescatori che ricorda da vicino, nell’aspetto e nelle caratteristiche, i più rinomati centri delle Cinque Terre.

L’escursione in breve:

Strada Zanego Montemarcello (m 190) – sentiero 433 – Monte Murlo (orto botanico – m 360) – Zanego (m 250) - sentiero 433 – sentiero 439 – Tellaro (m 3)

Dati tecnici:

Partenza dalla strada Zanego Montemarcello (m 190): Difficoltà: E (Vai alla scala delle difficoltà). Segnaletica: totale. Dislivello: m 360. Acqua: assente.

Accesso alla partenza:

L’escursione ha inizio lungo la provinciale che da Montemarcello si sviluppa in direzione di Lerici. Per raggiungere Montemarcello con l’autostrada A 12 si può uscire a Carrara oppure a Sarzana. Nel primo caso una volta usciti dall’autostrada si muove in direzione del litorale raggiungendo Marina di Carrara quindi si risale la costa superando Marinella di Sarzana e scavalcando il Fiume Magra. Subito oltre si trova il bivio per Montemarcello. Chi proviene da Sarzana scavalca il Fiume Magra e, seguendo la SS 432, raggiunge il bivio per Ameglia. Si raggiunge il paese e lo si supera proseguendo sino a Montemarcello. Comunque si raggiunga Montemarcello si deve poi proseguire verso Lerici, in direzione nordovest, per un km appena, sino al punto in cui si separa, a destra della carreggiata, il segnavia 433 (m 190). Si parcheggia a lato della strada in una delle tante piazzole laterali. Il sentiero si riconosce facilmente per la presenza di un paletto in legno con cartello indicante il numero di segnavia e la direzione “Zanego” e “Lerici”.

Descrizione del percorso:

La prima frazione di sentiero segue una bella mulattiera con fondo acciottolato visibilmente artefatto. Il percorso si articola nella macchia sempreverde sviluppandosi tra muri a secco. In breve torniamo ad intercettare la provinciale; la attraversiamo proseguendo sul sentiero che prosegue all’altro lato della carreggiata. Bordeggiamo una casa quindi ci immergiamo nuovamente nell’ombroso bosco sino ad un quadrivio. Il nostro percorso procede verso destra tuttavia eseguiamo prima una breve digressione volgendo per pochi metri a sinistra. Raggiungiamo un bellissimo pulpito panoramico con splendida visione del Golfo di La Spezia con in evidenza Portovenere e soprattutto le isole di Palmaria e di Tino. Riprendiamo il nostro sentiero riportandoci rapidamente sulla strada asfaltata. Ne seguiamo il tracciato verso destra, ancora una volta per pochi metri, quindi la attraversiamo imboccando l’ampia sterrata che conduce all’orto botanico (cartello indicatore). Il percorso è ampio e comodo; in moderata salita seguiamo i segnavia prestando attenzione alle poche biforcazioni. In breve guadagniamo la sommità del modesto Monte Murlo (m 360) presso il quale sorge una costruzione e l’orto botanico. Si apre un ottimo scorcio in direzione delle Alpi Apuane con visibile ai piedi dei monti un tratto della costa della Versilia.

Proseguiamo lungo il sentiero abbandonando la cima per calare ripidamente nel bosco. E’ una frazione particolarmente ombrosa con il fondo che nella stagione fredda è spesso fangoso. Non incontriamo in ogni caso difficoltà rilevanti. Inferiormente la pendenza decresce. Si raggiungono alcune case e infine siamo nuovamente sulla provinciale che da Montemarcello muove verso Lerici. Non camminiamo tuttavia lungo di essa: a destra della carrozzabile notiamo infatti una comoda mulattiera acciottolata che conduce in pochi minuti alla frazione di Zanego (m 250 – ore 0,45 dalla partenza) dalla quale osserviamo a distanza il crinale dell’Appennino Tosco Emiliano.

In coincidenza della frazione intercettiamo per l’ultima volta la provinciale. La attraversiamo per imboccare in ripida discesa il segnavia 433, in direzione del paese di Tellaro. Si tratta di una magnifica mulattiera con fondo artefatto che cala in direzione del mare tra pini marittimi, mimose e ulivi; in febbraio e in marzo è presente nei prati il bellissimo Narciso tazzetta (Narcissus tazetta). E’ un vero piacere camminare nella stagione fredda in un ambiente mediterraneo ricco di vegetazione sempreverde. Ottimi scorci panoramici permettono di apprezzare come il sottostante borgo di Tellaro sorga subito a destra di un’evidente falesia rocciosa. Raggiungiamo un bivio dove abbandoniamo il segnavia 433 procedendo in ripida discesa verso il litorale sottostante. Pochi minuti ed incontriamo un’ulteriore biforcazione: ignoriamo il sentiero 444 che si separa a sinistra proseguendo lungo la spalla che discende in direzione del paese. Caliamo poco a destra di un impressionante strapiombo che precipita per diverse decine di metri sino al mare. Una staccionata protegge un esile pulpito particolarmente esposto sulle limpide acque sottostanti. Proseguiamo sulla mulattiera sino a raggiungere le prime case di Tellaro. Su fondo a piastrelle serpeggiamo nel borgo ammirando i magnifici giardini ricchi di agrumi e piante esotiche. Vale la pena di calare sino al modesto porticciolo per godere del paesaggio esteso a gran parte del Golfo di La Spezia (ore 1,45 dalla partenza). Nella stagione calda molti non esiteranno a fare il bagno.

Il rientro avviene a ritroso con la possibilità, rientrati a Zanego, di evitare la salita al Monte Murlo seguendo il sentiero 433 o addirittura marciando lungo la provinciale in direzione di Montemarcello. E’ inoltre possibile dimezzare l’escursione avendo due automobili a disposizione e portandone una presso Tellaro. In questo modo il cammino è per gran parte in discesa, soluzione interessante per chi ha poco tempo a disposizione.

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