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Nome scientifico: Narcissus tazetta L. (Sinonimi: Narcissus linnaeanus Rouy subsp. Linnaeanus - Narcissus linnaeanus Rouy subsp. ganymedoides Rouy - Narcissus linnaeanus Rouy) Altro nome comune: Narciso nostrale Famiglia: Amaryllidaceae Habitat naturale: Prati, campi, oliveti, giardini da 0 a 1400 metri di quota. In Italia è presente sull’intero territorio ad eccezione della Val d’Aosta, del Trentino Alto Adige, del Veneto, del Friuli Venezia Giulia, della Sicilia e della Sardegna. Periodo di fioritura: Da dicembre ad aprile Descrizione della pianta: Pianta erbacea perenne alta da 25 a 60 cm con bulbo globoso di 3 – 4 cm. Le foglie basali, in numero di 4 – 6, sono lineari, assai lunghe e non più larghe di 1 – 2 cm. I fiori, lungamente peduncolati, sono raccolti in ombrella con 2 – 15 elementi e ognuno raggiunge diametro intorno ai 40 mm. I tepali, solitamente 6, sono di colore bianco o bianco giallastro e presentano forma ovata e apice acuto. Al centro è presente la corolla, gialla o giallo arancione e dall’evidente forma di tazzina da cui deriva il nome della specie. I tepali confluiscono alla base in un tubo verdognolo lungo un paio di centimetri sorretto dallo scapo fiorale robusto e cavo e avvolto con tutta la base dell’infiorescenza da una spata biancastra e membranacea lunga 3 - 4 cm. Da notare che i fiori appaiono inclinati di 90° rispetto allo scapo principale. Il fiore presenta una gradevole profumo che ricorda quello del miele. Note: Il Narcissus tazetta contiene narcissina, sostanza d’elevata tossicità che agisce sul sistema nervoso e che, in certi casi, può portare alla morte. Nonostante ciò, il bulbo presenta proprietà analgesiche e antiflogistiche ed è stato in passato utilizzato per curare foruncoli, ascessi e simili. Il suo olio essenziale trova applicazione in profumeria. Dove l’abbiamo osservata: Le fotografie sono state scattate lungo il sentiero n°104 che da Metato conduce alla vetta di Monte Prana (circa m 800 - Alpi Apuane).
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