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MONTE FORATO (m 1223)
Bellissima cima in provincia di Lucca, sul crinale che divide la Versilia dalla Garfagnana. A rendere notevole questa sommità non è certo la quota, ma piuttosto il bellissimo arco naturale che ne caratterizza la sommità. L’itinerario che segue permette di eseguire un bella escursione ad anello culminante sulla vetta. Dati tecnici: Dalla strada per la Grotta del Vento attraverso la Foce di Valli: Difficoltà:EE (Vai alla scala delle difficoltà). Segnaletica: totale. Dislivello: m 731. Acqua sul percorso: dato non disponibile. Accesso: Si accede alla partenza dalla Garfagnana. In coincidenza del paese di Gallicano si abbandona il fondovalle del Serchio salendo con stretta strada sino al paese di Fornovolasco. Si procede oltre in direzione della grotta turistica del Vento. L'innesto del nostro sentiero (segnavia 130) è posto a sinistra della strada poche centinaia di metri prima della grotta. Descrizione del percorso: Seguiamo il segnavia 130 che, superate le ultime abitazioni, si inoltra nella faggeta. Il sentiero, di media pendenza, transita presso alcuni torrenti mantenendosi nel bosco. Si guadagna rapidamente quota sino ad un costone dove improvvisamente siamo all’aperto in coincidenza di una casa abbandonata. Si apre ora, davanti a noi, una vasta prateria erbosa sovrastata a destra dalla Pania della Croce. Puntiamo tra i prati alla sella che divide la Pania da M.Forato. Prima di raggiungerla raggiungiamo e varchiamo un piccolo fosso (m 990) passando sulla destra orografica del torrente. Per un breve tratto siamo di nuovo all’ombra della faggeta e quando ne usciamo il crinale è ormai in vista davanti a noi. Lo raggiungiamo in coincidenza della Foce di Valli (m 1266 – ore 2 dalla partenza) dove ci affacciamo sul versante della Versilia osservando senza difficoltà il mare e un bel tratto della costa toscana. Il nostro itinerario procede ora sulla cresta alla sinistra prestando attenzione alle roccette e affacciandoci spettacolarmente sui burroni che scendono sul versante rivolto verso il mare (destra). Tra saliscendi, alternando roccette a brevi tratti nella boscaglia, siamo infine al Passo di Monte Forato (m 1150), immediatamente ai piedi del grandioso arco naturale largo 32 metri e alto 26 che ha dato notorietà a questa cima. I più temerari proveranno senz’altro ad avventurarsi sull’arco che presenta uno spessore massimo di 6 / 8 metri e una larghezza addirittura inferiore. L’ultima breve salita ci porta in qualche minuto alla cima nord di Monte Forato (m 1209 – libro di vetta – ore 3 complessive) dove godiamo della splendida vista a occidente sul mar Ligure, a nord sulla grande mole della Pania della Croce e verso oriente sul crinale principale dell’Appennino Tosco-emiliano. Rientro alla partenza: Per descrivere un bell’itinerario ad anello si aprono 2 possibilità: Prima possibilità: In pochi minuti scendiamo a ritroso sino alla base dell’arco (Passo di Monte Forato – m 1150). Possiamo ora seguire il segnavia n° 12 che cala tra i prati sul versante della Garfagnana (cartello in legno con indicazione per Fornovolasco). Perdiamo circa 250 m di dislivello trovando quindi il bivio segnalato a destra per la Foce di Petrosciana. Procediamo tra la faggeta con scarsi dislivelli rasentando una grandiosa cavità naturale che si apre a destra del sentiero. Riguadagniamo il crinale in coincidenza della Foce (m 961), dove si apre splendida la vista in direzione della bizzarra cima a “panettone” di Monte Procinto sovrastato a sinistra dall’erboso Monte Nona. Ha ora ha inizio, a sinistra, il sentiero che ci riconduce alla partenza. In ripida discesa, ignoriamo il bivio a destra (sentiero 137) calando molto ripidamente fin quando il sentiero diviene un’ampia carrareccia ghiaiata la quale, più comodamente, conduce nel fondovalle alla strada Fornovolasco - Grotta del Vento. Risaliamo a sinistra, per un breve tratto, la strada asfaltata sino a riguadagnare la partenza del nostro itinerario (ore 5,30 complessive). Seconda possibilità: In pochi minuti scendiamo a ritroso sino alla base dell’arco (Passo di Monte Forato – m 1150). Possiamo ora seguire il segnavia n° 110 che traversa quasi in piano nella faggeta mantenendosi poche decine di metri al di sotto del crinale. Non vi sono difficoltà sino a riportarci presso lo spartiacque. Ignorato il bivio a destra per la ferrata Salvatori (indicazione in vernice azzurra su un masso), caliamo sino ad un breve traverso attrezzato con fune metallica fissa comunque non particolarmente difficile ed esposto. Seguono alcune facili roccette in pieno crinale (un po’ fastidiose con fondo umido) sino a guadagnare la Foce di Petrosciana (m 961). Da notare lo splendido panorama in direzione della bizzarra cima a “panettone” di Monte Procinto sovrastato a sinistra dall’erboso Monte Nona. Ha ora ha inizio, a sinistra, il sentiero che ci riconduce alla partenza. In ripida discesa, ignoriamo il bivio a destra (sentiero 137) calando molto ripidamente fin quando il sentiero diviene un’ampia carrareccia ghiaiata la quale, più comodamente, conduce nel fondovalle alla strada Fornovolasco - Grotta del Vento. Risaliamo a sinistra, per un breve tratto, la strada asfaltata sino a riguadagnare la partenza del nostro itinerario (ore 5,30 complessive). N.B Monte Forato può essere raggiunto anche seguendo l’esposta ferrata Renato Salvatori. CLICCA QUI per leggere la descrizione del tracciato. |