
CIME DE CORVO (m 1528)
La straordinaria mitezza della
Val Roja permette agli escursionisti, sin dall’inizio della primavera, di
spingersi a quote dove, sul resto delle Alpi, l’innevamento è ancora molto
abbondante. Questo è particolarmente vero quando si percorrono sentieri con
favorevole esposizione a mezzogiorno o ad oriente e quindi illuminati dal sole
per gran parte della giornata. L’ascensione che vi raccontiamo appartiene a
questa categoria. Si tratta della salita ad una cima posizionata interamente in
territorio francese nel complesso assai poco nota. Tutto ciò non è limitante: i
sentieri sono ottimamente mantenuti, l’ambiente inusuale per chi non conosce il
versante meridionale delle Alpi Marittime per via dei contrasti generati dalla
flora in parte mediterranea che risale in quota sino ad incontrare quella
alpina. La stessa partenza, in coincidenza della frazione di Bergue Inférieur,
risulta d’interesse portandovi alla scoperta di un’antica borgata ben mantenuta
dove il tempo pare essersi fermato. E’ un avventura particolare che vi
raccomandiamo d’eseguire ad inizio stagione quando il grande silenzio e la
rinascita della natura vi infonderanno sensazioni particolari. Nel nostro caso
abbiamo effettuato la salita alla fine del mese di marzo trovando pochi resti di
neve limitati al settore sommitale.
L’escursione in breve:
Berghe Inferiore (Bergue
Inférieur - m 863) – Granges d’Amatte (m 1137) – Col de Tate (m 1467) – Cime de
Corvo (m 1528)
Dati tecnici:
Partenza da Bergue Inférieur (m 863):
Difficoltà: E (Vai
alla scala delle difficoltà). Segnaletica: totale sino al Col de Tate;
assente nel breve tratto che segue sino alla vetta su percorso comunque
intuitivo. Dislivello assoluto: m 665. Acqua sul percorso: una fontana a Bergue
Inférieur altrimenti assente.
Accesso alla partenza:
Chi
proviene dall’Italia raggiungerà la partenza risalendo la Val Roja dalla città
di Ventimiglia (indicazioni per Col di Tenda – SS 20). Superato il confine di
stato la prima importante cittadina francese è Breil-sur-Roya, dopodiché si
procede in moderata salita ignorando il bivio per Saorge per proseguire fino
all’abitato di Fontan. Superato quest’ultimo paese, dopo nemmeno un paio di km,
abbandoniamo la statale che risalirebbe il resto della valle volgendo a
sinistra, su ripidissima strada, con indicazione per Bergue. La salita impegna
per 7 km complessivi di tracciato a dir poco ardito. La carreggiata è
strettissima, con numerosi tornanti e con parapetto per lunghi tratti bassissimo
o inesistente. Rassicurante è tuttavia la bassa percorrenza della strada,
risalita solo dai pochi abitanti delle piccole frazioni locali. La zona è per lo
più trascurata anche dal turismo garantendo di solito la tranquillità di
risalire il percorso incontrando forse solo una o due automobili e questo è
particolarmente vero tra fine inverno e inizio primavera, periodo nel quale
abbiamo scoperto questo itinerario. Si parcheggia all’ingresso del paese di
Bergue Inférieur sui lati della carreggiata. Chi desidera raggiungere la
partenza dal Piemonte seguirà la SS 20 che da Cuneo raggiunge Limone Piemonte
quindi procede sino al valico del Col di Tenda. Si entra quindi in territorio
francese discendendo la Val Roja. Si superano i paesi di Tende (Tenda) e
S.Dalmas-de-Tende (San Dalmazzo di Tenda) per trovare,
un paio di km prima di Fontan, il bivio a destra per Bergue. Il proseguo
coincide con quanto indicato sopra.
Descrizione del percorso:
Come anticipato si parcheggia
a Bergue Inférieur (m 863)
all’ingresso del gruppo di case dove troviamo il cartello che segnala
l’inizio del
paese. Sulla sinistra, vicino ad una fontana e ad un punto informativo con
defibrillatore, troviamo il sentiero che sale ripido con indicazioni per le
Granges d’Amatte e il Col de Tate.
Il percorso, ampio e comodo, è contrassegnato dai classici segnavia della
zona di colore giallo. Dopo appena 5 minuti notiamo sulla destra una rupe
calcarea che crea un anfratto rivolto a nordest; la roccia ospita alcuni
splendidi esemplari di
Primula allionii, pianta endemica in senso stretto di un settore molto
limitato delle Alpi Marittime. Le
sgargianti corolle dai petali rosso – violacei fioriscono tra fine febbraio
e marzo in un periodo nel quale gran parte delle specie vegetali sono ancora a
riposo in attesa della mite stagione primaverile. Prosegue il nostro cammino con
il percorso che aggira una spalla volgendo a destra per traversare a mezza costa
lungo la sinistra orografica del Vallon de Ceva. Siamo nel bosco rado e non
mancano alcuni scorci soprattutto in direzione del paese di Fontan, nel
fondo della Val Roja, e
alle spalle verso le prospicienti cime delle Alpi Liguri. Il percorso
permane comodo e in moderata salita,
allargandosi sino a divenire un’ampia
mulattiera. Da rilevare alcuni
speroni rocciosi che sormontano alla destra il percorso. Incontriamo le
rovine nella boscaglia di una costruzione abbandonata appoggiata alla
retrostante parete calcarea quindi
proseguiamo, sempre su
facile percorso nella vegetazione, sino a confluire nell’ampia
sterrata chiusa al traffico turistico che
risale il Vallon de Ceva. In
debole salita guadagniamo in pochi minuti la località
Granges d’Amatte (m 1137 – ore 1 dalla partenza –
cartello indicatore) dove sono presenti le case di un piccolo
borgo semiabbandonato. Splendido appare il
colpo d’occhio alle spalle sulle cime, innevate sino a primavera inoltrata,
delle Alpi Liguri.
Proseguiamo mantenendo per un
lungo tratto l’ampia
carrareccia chiusa al traffico sino a trovare i cartelli che segnalano,
sulla destra, il sentierino che sale ripidamente al Col de Tate. Abbandoniamo
pertanto la gipponabile salendo nel fitto ed ombroso bosco di conifere.
Faticosamente ma senza difficoltà raggiungiamo una
spalla pianeggiante dove gli alberi lasciano spazio ad un
appezzamento prativo in
posizione molto
panoramica dominato davanti a noi dalle
pendici della Cime de Corvo. Seguendo la gialla segnaletica bordeggiamo un
rudere in stato di abbandono quindi superiamo un tratto di sentiero fangoso
aggirando a sinistra, in breve discesa, le soprastanti pendici boscate.
Subito oltre riprende la salita penetrando all’interno di un bosco molto
denso ed ombroso. La pendenza è assai sostenuta mentre l’orientamento è
garantito dalla segnaletica gialla, essenziale ma sufficiente a non perdere la
giusta strada. Restiamo tra le conifere rimontando faticosamente il pendio sino
all’ampia sella del
Col de Tate (m 1467 – ore 2 dalla partenza) caratterizzata da una schiarita
con fondo erboso. Tralasciamo il proseguo per le Granges de l’Ubac volgendo
liberamente verso destra. Sfruttiamo il
corridoio prativo che in poche decine di metri porta alla base del cocuzzolo
sommitale. Nonostante l’assenza di segnaletica riusciamo a scorgere un’esile
traccia che serpeggia tra gli alberi del fitto bosco. In pochi minuti
raggiungiamo l’uscita dall’alberatura: gli ultimi metri sono all’aperto e
immettono direttamente al
piccolo pianoro di
vetta (m 1528 – ore 0,15 dal Col de Tate – ore 2,15 complessive).
Il panorama si estende vasto a
360° ed è particolarmente suggestivo verso nord e ad oriente in direzione del
crinale principale delle
Alpi Marittime e delle
Alpi Liguri. Verso meridione
le pendici della montagna appaiono poco alberate complice l’aridità legata
all’esposizione al sole per gran parte della giornata. Ad oriente spiccano le
marcate
Cime de la Nauque e le
Punte de la Corne de Bouce. Il rientro avviene a ritroso.
Cenni sulla flora:
Come indicato nell’introduzione consigliamo la percorrenza di questo itinerario
ad inizio stagione, nei mesi di marzo o aprile. Non è il periodo dell’anno più
adatto per gli amanti delle fioriture, tuttavia la Val Roja presenta due
preziose sorprese. La straordinaria mitezza del clima e il particolare substrato
di natura calcarea ha fatto sì che nei secoli si sviluppassero nella zona alcune
forme botaniche endemiche in senso stretto. A fine inverno due piante, davvero
molto rare, sono osservabili in fioritura lungo il percorso descritto. Nella
descrizione del percorso abbiamo anticipato la presenza della più spettacolare:
si tratta della
Primula di Allioni
(Primula allionii), davvero molto appariscente sia per il bellissimo
colore fucsia delle corolle che per l’habitat estremamente selettivo: le rupi
calcaree ombrose in posizione riparata dall’illuminazione solare. L’areale di
presenza è ridotto a due aree: la più piccola è in Italia, nel cuneese, ed
interessa essenzialmente la Valle Gesso tra Entracque e Roaschia. L’areale
principale della specie gravita invece, come prevedibile, in Val Roja tra i 500
e i 2100 metri nei dintorni di Bergue, Saorge e Saint-Dalmas-de-Tende. Lungo il
nostro percorso troverete Primula allionii dopo appena 5 minuti di
cammino dalla partenza che avviene presso Bergue Inférieur; appena a monte del
sentiero un grande sperone roccioso ne presenta una splendida fioritura avendo
l’accortezza d’esaminare la rupe nell’ombroso versante rivolto a nord.
Procedendo verso Grange d’Amatte si incontrano, a circa 1000 metri di quota, le
rovine di una vecchia costruzione che appare appoggiata alla parete rocciosa.
Nella rupe soprastante sono presenti altri esemplari di Primula allionii
sebbene questa volta in posizione inaccessibile per chi non è alpinista.
La stessa rupe che ospita
Primula allionii presenta in marzo e aprile, ad inizio fioritura, un’altra
rarità: si tratta della
Moehringia a foglie di sedum (Moehrigia sedoides). Il
fiore è piuttosto piccolo, con 4 petali di colore bianco. Nonostante non sia
molto appariscente non dimentichiamo che si tratta di una pianta endemica ad
areale limitato; in Italia sono note solamente 5 stazioni: 3 nelle Alpi
Marittime e 2 nelle Alpi Cozie. L’areale si esetende poi al versante francese
delle Alpi Marittime abbracciando la Valle Roja dove la fioritura, grazie
all’ambiente non distante dal Mar Ligure, è particolarmente anticipata. Lungo il
percorso sono da segnalare altre specie interessanti tra cui ricordiamo
Sassifraga
a foglie cuneate (Saxifraga cuneifolia) e
Borracina cinerea
(Sedum dasyphyllum). Le fioriture di queste ultime piante sono tuttavia
successive interessando il periodo estivo.

VISUALIZZA QUI SOTTO
LA PHOTOGALLERY DEL TREKKING
Cookie