Zafferanetto comune

Nome scientifico: Romulea bulbocodium (L.) Seb et Mauri (Sinonimi: Romulea jordanii Bég. - Romulea leichtliniana Heldr. ex Halácsy - Romulea x variegata Merino - Romulea longistyla Lojac. - Romulea nivalis sensu Hayek, non Boiss. - Romulea pylia Klatt - Romulea subpalustris (Herb.) Klatt - Romulea bruni Lojac. - Romulea x speciosa Merino - Romulea grandiflora Tineo & Tod. - Romulea intermedia Tineo ex Lojac. - Romulea syrtica Jord. & Fourr. - Romulea x merinoi Pau ex Merino - Trichonema bulbocodium (L.) Ker Gawl. - Romulea crocifolia Vis. - Romulea pulchella Jord. & Fourr.)

Famiglia: Iridaceae

Habitat naturale: Prati aridi, boscaglie da 0 a 1200 metri. E’ pianta presente in Italia sul versante tirrenico dalla Liguria alla Calabria e anche in Sicilia; è pianta rarissima nelle Marche ed assente in Sardegna

Periodo di fioritura: Da gennaio ad aprile

Descrizione della pianta: Pianta erbacea con bulbo piriforme lungo 5 – 12 mm e foglie basali ridotte a scaglie che avvolgono il fusto, lineari, larghe 1 – 1,5 mm rette oppure più o meno ricurve. Il perigonio, di lunghezza compresa tra 15 e 50 mm, presenta un breve tubo, giallo e peloso alle fauce. Le lacinie sono ellittiche, acute, alla base gialle, per il resto violette oppure con varie mescolanze di lilla, giallo e verde; gli stami sono più brevi del perigonio e presentano filamenti pelosi; lo stilo appare più lungo delle antere.

Dove l’abbiamo osservata: Le fotografie qui sotto sono state scattate nelle Alpi Apuane lungo il sentiero n°104 che da Metato conduce alla vetta di Monte Prana (circa 800 metri di quota).

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