Croda Bianca (Weisse Wand)

WEIßE WAND (CRODA BIANCA – m 2517)

Una facile sommità posta sul crinaletto che divide la Knuttental dalla Ahrntal (Valle Aurina). Un’ascensione per tutti, priva di pericoli in un riposante panorama pastorale.

Dati tecnici:

Da Riva di Tures (parcheggio in Knuttental - m 1680):

Difficoltà: E (Vai alla scala delle difficoltà). Segnaletica: totale. Dislivello assoluto: m 847.

Accesso:

Dal paese di Riva di Tures si segue la strada che conduce nella Valle dei Dossi (Knuttental) sino al parcheggio posto a termine del tratto transitabile in automobile.

Descrizione del percorso:

Poco oltre il parcheggio, subito prima del ponte sul torrente Knutten, si stacca sulla sinistra il nostro segnavia n°1. Si tratta di un piacevole sentiero che, ben marcato, risale in moderata pendenza il pendio posto sulla destra orografica della valle. Tratti nel bosco di conifere si alternano ad altri con vegetazione più rada che permettono belle visioni alle spalle sulla conca di Riva di Tures sovrastata dalla grande cima, in parte coperta da ghiacciai, del Monte Nevoso. Nel settore superiore la pendenza decresce e il bosco va diradandosi sino a raggiungere una magnifica zona a pascolo erboso. Un breve tratto tra i prati e siamo alla Malga Dura (Durra Alm – m 2096 – ore 1 dalla partenza) ottimo punto d’appoggio gestito nella bella stagione posto in posizione molto panoramica che invita alla sosta.

In coincidenza della malga siamo ad un importante bivio: ignoriamo il segnavia 1a che volge a sinistra traversando tra i pascoli in direzione della Hirberalm. Scegliamo la destra mantenendo per un breve tratto il sentiero con doppia numerazione 1 e 1a sino ad un piccolo macero. Abbandoniamo definitivamente il tracciato 1a che cala in direzione della Knuttenalm (Malga dei Dossi) per volgere a sinistra mantenendo il segnavia 1. Riprende la comoda salita su fondo ben marcato. L’ambiente è quanto mai riposante tra i pascoli e con le ultime macchie di conifere. Proseguendo il sentiero raggiunge il filo di un costone erboso aggirando un piccolo solco per poi proseguire nella salita obliquando decisamente verso destra. Scomparsa completamente l’alberatura compare, di fronte a noi, la caratteristica parete della Croda Bianca (Weiße Wand). Non facciamo fatica a capire il perché di questo toponimo: la montagna è infatti caratterizzata da enormi placconate rocciose inclinate di dolomia triassica. Si tratta di rocce di colore chiarissimo al punto che, quando il sole batte a picco su di esse, si potrebbe essere indotti dal basso a scambiarne le rocce per neve o ghiaccio. Il contrasto è particolarmente forte per la presenza, tutt’attorno, di rocce scure come quelle della Punta Nera, obiettivo della nostra ascensione. Il sentiero prosegue portandosi quasi fin sotto le rocce biancastre della Corda Bianca: il tracciato volge a questo punto verso sinistra risalendo il ripidissimo canale erboso che bordeggia le placconate rocciose. Il tratto è estremamente ripido ma, ancora una volta, non vi è alcuna difficoltà né alcun tratto esposto; in breve, con una serie di tornanti, si accede alla soprastante sella denominata Bretterscharte oltre la quale il sentiero 1 cala nella Hasental scendendo in direzione della Valle Aurina. Siamo ovviamente in pieno crinale con bellissimo panorama aperto verso sudest in direzione dei ghiacciai delle Vedrette di Ries. E’ ora possibile, in pochi istanti, raggiungere la sommità della Croda Bianca; si volge a destra lungo il sottile crinale (attenzione all’esposizione) sino alla cima (m 2517 – libro di vetta – ore 1,30 da Malga Dura – ore 2,30 complessive). 

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