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Nome scientifico: Solidago virgaurea L. Famiglia: Asteraceae Habitat naturale: Radure boschive di latifoglie e conifere, prati e pascoli, zone detritiche ghiaiose o rocciose da 0 a 2500 metri. Presente in tutta Italia tranne in Sicilia con numerose sottospecie. Periodo di fioritura: Da luglio a ottobre Descrizione della pianta: Pianta erbacea perenne alta 10 – 80 cm fusto eretto quasi glabro, striato nella parte superiore. Le foglie, di colore verde, sono sessili nella parte superiore, con picciolo alato le inferiori; di forma ovato – allungata, le inferiori sono più ovali mentre le superiori progressivamente lanceolate e più piccole. L’infiorescenza è formata da racemi ciascuno dei quali con capolini peduncolati rivolti in alto con diametro compreso fra 8 e 15 mm. I fiori presentano corolla con 5 petali di colore giallo; gli stami sono 5 con antere che presentano appendice triangolare non filiforme. Lo stilo termina in uno stigma bifido filiforme, scanalato nei fiori esterni, breve e conico nei fiori interni tubulosi; in questi ultimi lo stilo è sporgente dalla corolla. Note: Solidago virgaurea contiene inulina, saponina, resine varie, oli essenziali, tannino e mucillagine. E’ in grado di facilitare la diuresi oltre ad avere proprietà antisettiche. E’ utilizzata per facilitare l’espulsione dei calcoli oltre a combattere la dissenteria e le enteriti. L’impollinazione della pianta è entomogama (tramite insetti). Si tratta di una specie molto variabile che modifica le sue caratteristiche per adattarsi all’habitat: non a caso è presente in un vasto range altitudinale. Le stazioni che compaiono nei boschi più ombrosi si limitano a produrre poche foglie basali per poi prendere vigore producendo fiori nel caso gli alberi siano tagliati o schiariti. Dove l’abbiamo osservata: La sottostanti fotografie sono state realizzate nell’Appennino Tosco Emiliano presso la sommità di Monte Spigolino (circa m 1800).
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