Nome scientifico: Serapias lingua L. (Sinonimi: Serapias columnae (Rchb. fil) Lojacono – Serapias excavata Schlechter – Serapias oxyglottis Willd – Serapias todari Tineo – Serapias elongata Tod.)
Famiglia: Orchidaceae
Altri nomi comuni: Lingua di gallina
Habitat naturale: Garighe, terreni incolti, cespuglieti, prati magri, spesso su fondo argilloso da 0 a 1500 metri. Presente in tutta l’Italia penisulare con particolare frequenza in Liguria e lungo le coste tirreniche. Assente in Valle d’Aosta, Piemonte, Lombardia, Trentino Alto Adige, Veneto e Friuli Venezia Giulia.
Periodo di fioritura: Da marzo a giugno
Descrizione della pianta: Pianta alta 10 – 40 cm con stelo gracile, di colore verde chiaro, rossiccio nella parte superiore. Le foglie, in numero compreso fra 4 e 9, sono lineari – lanceolate, le inferiori aperte, più in alto semierette, le superiori bratteiformi. L’infiorescenza è lassa e pauciflora con 2 – 7 fiori tra il rosso e il violaceo. Sepali e petali sono racchiusi a formare un casco allungato grigio violaceo con venature porporine. Il labello è bipartito, lungo 15 – 29 mm, di colore oscillante il rosa chiaro e il porporino (talvolta giallo o biancastro) con debole pelosità alla base dell’epichilo. Ipochilo con lobi laterali più scuri e con callosità indivisa, lucida, di colore nerastro – porporino.
Note: Il nome specifico “lingua” si riferisce alla forma dell’epichilo. Spesso presente in abbondanti popolazioni grazie alla riproduzione vegetativa tramite stoloni provvisti di giovani tubercoli. Serapias lingua ricorre anche alla riproduzione entomofila, imitando il sistema utilizzato dalle Ophrys: il maschio dell’ape Ceratina cucurbitina è infatti attratto dalla callosità basale che luccica sotto il sole oltre, probabilmente, a stimoli olfattivi e tattili.
Dove l’abbiamo osservata: Le fotografie provengono dal sentiero che dalla Foce del Pallone cala a Toggiano tagliando le pendici meridionali del Monte Matanna (circa m 1000 – Alpi Apuane).
