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SASS SONGHER (m 2665)
E’ la montagna di casa per chi abita a Corvara e a Colfosco. Può essere salita con relativa facilità, nonostante l’impressionante parete ricadente sull’Alta Badia, da qualunque escursionista con piede fermo. Dati tecnici: Da Colfosco (Kolfuschg / Calfosch – circa m 1700): Difficoltà: EEA (Vai alla scala delle difficoltà). Breve e facile tratto ferrato adatto ai neofiti che si stanno avvicinando al mondo delle vie ferrate: necessario in ogni caso piede fermo e assenza di vertigini. Segnaletica: totale Dislivello: m 965. Acqua sul percorso: assente ma con il Rifugio Stella Alpina come punto di appoggio. Accesso: Si accede alla partenza risalendo la Val Badia sino al paese di Corvara; ignoriamo il proseguo in direzione di Arabba volgendo a destra con indicazioni per il Passo Gardena. Procediamo per pochi chilometri sino al paese di Colfosco, punto di partenza della nostra escursione. Descrizione del percorso: La via di salita più rapida sale da Colfosco, dapprima su carrareccia, nell’ampio solco prativo che conduce al Rifugio Stella Alpina. Guadagniamo in breve l’edificio (m 1832 - ore 0,40 da Colfosco) per poi procedere ancora per un breve tratto su strada bianca. Poco oltre passiamo sul sentiero n° 4 che sale a sinistra alla Forcella Ciampei. Ripidamente guadagniamo quota sino alla deviazione segnalata dal cartello di legno: abbandoniamo il tracciato diretto alla Forcella Ciampei per passare a destra sul segnavia n° 7. Tra balze prative seguiamo in salita il facile tracciato sino ad incunearsi in uno stretto solco roccioso ove troviamo una risorgiva d’acqua. Il tratto, in lieve esposizione a destra, richiede piede fermo per poi proseguire lungamente, senza difficoltà, tra prati costellati di stelle alpine. Si sale affrontando in ultimo un breve tratto su fondo instabile, alla pronunciata Forcella Sassongher (m 2435) ove il panorama si apre verso oriente. Passiamo a destra su fondo sabbioso mantenendo per un breve tratto il crinale; ci portiamo così alla base di uno scosceso salto roccioso attrezzato. Funi metalliche guidano in questo tratto che richiede assenza di vertigini e passo deciso permettendo di accedere, più in alto, alla cengia che decorre sotto cima sul lato orientale. Senza difficoltà tecniche, ma con tracciato esposto sulla sinistra, camminiamo sul sottile sentiero non attrezzato sino a volgere sulla destra a rimontare senza insidie il facile pendio. In breve siamo sul crinaletto finale che seguiamo sino al punto più alto (m 2665 – ore 2,45 dalla partenza). Da notare la bellissima veduta sul Sella, sul ghiacciaio della Marmolada e verso meridione sul Sassolungo.
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