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SASS RIGAIS (m 3025) VERSANTE ORIENTALE
SASS RIGAIS (m 3025) VERSANTE SUDOCCIDENTALE
Gruppo
montuoso: Dolomiti – Gruppo delle Odle Diffiicoltà: Versante orientale: Grado di difficoltà globale: POCO DIFFICILE (Vai alla scala delle difficoltà). Difficoltà tecniche: 1 Esposizione: 2 Impegno fisico: 3 Versante occidentale: Grado di difficoltà globale: FACILE (Vai alla scala delle difficoltà). Difficoltà tecniche: 1 Esposizione: 1 Impegno fisico: 3
Dislivello assoluto: m 986 Tempo di
percorrenza: ore 6 – 6,30 circa
Punti di
appoggio: Rif. Col Raiser – Rif. Firenze in Cisles. Accesso: Da S.Cristina (Val Gardena) saliamo con comoda funivia al Rifugio Col Raiser (m 2107) tra magnifici pascoli. Dal Col Raiser il nostro sentiero, chiaramente indicato da cartelli di legno, (indicazione “Sass Rigais – vie ferrate”), segue dapprima un’ampia carrareccia in salita per poi piegare a destra con deboli saliscendi su terreno prevalentemente prativo. Alla sinistra (nord) le ripide guglie rocciose delle Odle delimitano la zona a pascolo che stiamo attraversando. Procediamo lungamente sino a guadagnare l’ampia terrazza prativa di Plan Ciautier (m 2322 – ore 1 dalla partenza). Qui si diramano numerosi sentieri, due dei quali, sulla sinistra, conducono, con altrettante vie ferrate, alla vetta del Sass Rigais. Per svolgere subito la parte più impegnativa dell’escursione saliremo con la ferrata cresta est. Da Plan Ciautier, su terreno ripido, risaliamo l’angusta Val Salieres tra strette pareti rocciose. Il sentiero, inizialmente segnato, risale con ripide serpentine lo spoglio valloncello. Nella parte superiore lo stretto solco vallivo è caratterizzato da instabili ghiaioni con il sentiero ridotto ad un’esile traccia. Siamo ora sovrastati dalla grande sagoma della Furchetta (m 3025) e, a sinistra, dalla ripidissima e incombente parete del Sass Rigais; la ripida traccia punta ora alla sella che divide le due cime. In coincidenza del valico (Forcella Salieres o Forcella della Furchetta – m 2696) ci affacciamo sul versante della Val di Funes con spettacolare panorama (ore 1,15 da Plan Ciautier). Risaliamo ora, sulla sinistra, le roccette e i detriti della cresta orientale del Sass Rigais, non attrezzate e in lieve esposizione (prestare molta attenzione) fino alla stretta insellatura (circa m 2800) spesso innevata anche in estate, dove ha inizio la ferrata. Descrizione della ferrata (versante orientale): Le funi guidano attraverso la liscia paretina verticale con spuntoni di ferro per l’appoggio dei piedi (punto più impegnativo della via). Superato questo tratto un po’ difficile per gli inesperti, si prosegue su terreno roccioso scosceso ma ben attrezzato con funi metalliche quasi continue e con fondo ben gradinato. Più in alto si accede ad un canale in moderata pendenza dove cessano le attrezzature; un’ultima breve fune guida sull’esile cresta sommitale fino alla vetta (m 3025 – libro di vetta – ore 3,15 dalla partenza – ore 1 dalla Forcella Salieres). Panorama molto bello sulle altre cime delle Odle e, in lontananza, sul gruppo Sella. Discesa (ferrata cresta sudovest): Le funi metalliche guidano sull’esile cresta. Superato il primo tratto, più esposto, lasciamo il crinale per calarci attraverso balze rocciose su terreno più facile e con numerosi appigli. Nella parte mediana della discesa, la ferrata lascia posto ad un ripido sentiero su roccette nel complesso privo di vere difficoltà. Più in basso, un ultimo ripido salto è assicurato con funi metalliche e due ponticelli su altrettanti spacchi; subito oltre la ferrata ha termine e il tracciato confluisce nel sentiero che risale la Val Mezdì. Rientro
alla partenza: In ripida
discesa proseguiamo sulla sinistra per ghiaie, fino al
vasto altopiano erboso di Plan Ciautier (ore 2 dalla sommità del Sass Rigais). Per rientrare a Col Raiser
passiamo per il Rif. Firenze, attraverso un comodo sentiero tra i pascoli con
idilliache visioni tra piccoli dorsi verdeggianti e vasti prati dove abbondano
le stelle alpine.
Osservazioni – Caratteristiche delle ferrate: La ferrata
cresta est, con appena 200 m di dislivello dall’attacco è, nel complesso, di
moderata difficoltà: il punto più impegnativo dell’intera escursione è la
paretina iniziale; il tracciato non presenta per il resto insidie particolari.
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