Sas dai Ciamorces (Cima Mesules)

SAS DAI CIAMORCES (CIMA MESULES – m 2999)

Assai poco nota e ancor meno salita, è la più alta cima nel settore settentrionale del gruppo Sella. Osservata dall’altipiano sommitale del Sella è poco appariscente confondendosi fra le tante elevazioni che sovrastano di poco l’altipiano delle Mesules. Verso nord precipita invece, con imponenti strapiombi, sul terrazzo dove è presente il Lech de Dragon. La salita è assai meritevole per chi cerca itinerari meno noti e alla moda rispetto ad altri sentieri ben più battuti come quello che unisce il Rifugio Cavazza al Rifugio Boè.

Dati tecnici:

Da Passo Gardena (m 2121): Difficoltà: EEA salendo dalla Val Setùs (Vai alla scala delle difficoltà). Segnaletica: totale sino alla Sela dl Pisciadù. Subito oltre assente per un breve tratto con qualche ometto, su tracciato comunque evidente in condizioni di tempo stabile. Problemi invece in caso di nebbia densa con orientamento assai difficoltoso sull’altopiano sommitale del Sella. Dislivello: m 878 da Passo Gardena – m 1039 partendo dal parcheggio alla base della ferrata Brigata Tridentina.  Acqua sul percorso: assente. Ottimo punto di appoggio nel Rifugio Franco Cavazza.

Accesso:

La partenza è in coincidenza del Passo di Gardena facilmente raggiungibile risalendo da Brunico la Val Badia; raggiunto il paese di Corvara si ignora la strada per Arabba e si volge a destra portandosi sino al passo. Si accede alla partenza anche risalendo la Val Gardena; superato il paese di Selva si sale al bivio che a destra conduce a Passo Sella mentre a sinistra porta al Passo Gardena, punto d'inizio della nostra escursione.

Descrizione del percorso:

Da Passo Gardena si segue la ripida mulattiera tra i prati (segnavia 666) che punta in direzione delle pareti rocciose strapiombanti del Gruppo Sella. In prossimità della muraglia rocciosa, il tracciato piega a sinistra mantenendosi alla base degli strapiombi. Con scarsi dislivelli guadagniamo, in ambiente severo e ombreggiato, lo sbocco della Val Setùs. Lasciamo il sentiero alla base della parete per risalire sulla destra le faticose e instabili ghiaie dello stretto e angusto solco vallivo. A tornanti raggiungiamo la base del salto roccioso superiore: staffe e funi metalliche fisse permettono di affrontare le roccette soprastanti (necessario piede fermo e assenza di vertigini) sino ad accedere al terrazzo subito al di sopra a termine di ogni difficoltà. Da notare la vista vertiginosa sul solco appena risalito. Traversiamo verso sinistra con splendido panorama in direzione del gruppo Sella; in breve guadagniamo la splendida conca ove è posto il piccolo laghetto del Pisciadù e il Rifugio Franco Cavazza (m 2580 – ore 1,45 dalla partenza).

Dal Rifugio, il segnavia 676 guida, in ripida salita tra ghiaie instabili, nel selvaggio Valun dl Pisciadù. Ci manteniamo sulla sinistra orografica del vallone, che nella parte superiore piega marcatamente verso destra (ponente) sino a portarsi alla base del ripido zoccolo roccioso che permette l’accesso all’altopiano sommitale del Sella. Affrontiamo il tratto roccioso con un breve tratto assai esposto ma ben gradinato e assicurato con funi metalliche fisse. Un’alternativa a sinistra, sempre attrezzata con funi fisse, risulta spesso impraticabile per la presenza di un conoide di neve ripida e dura che permane talvolta anche in estate inoltrata. 

Le due possibilità si ricongiungono in ogni caso poco sopra, in coincidenza della Sela dl Pisciadù (m 2908) dove ci affacciamo spettacolarmente sull’immensa distesa rocciosa, dall’aspetto quasi lunare, che caratterizza la sommità del Sella. Lasciamo il sentiero segnato per salire liberamente verso nord su pendii rocciosi in moderata pendenza. Intuitivamente e senza alcuna difficoltà, rimontiamo il crinaletto soprastante (qualche ometto) guadagnando in 15 minuti dalla sella la sommità della Cima Mesules (in certe carte Sas dai Ciamorces – m 2999 – ore 3,15 dalla partenza – ore 1,30 dal Rifugio F.Cavazza).

Da notare l’impressionante panorama sul sottostante Passo Gardena e, alle spalle, sul ghiacciaio della Marmolada e sulla massima cima del Sella: il Piz Boè

N.B Possibili alternative per raggiungere il Rifugio Franco Cavazza:

1) Si può guadagnare il rifugio con la Via Ferrata Brigata Tridentina.

2) Si può guadagnare il rifugio con la Via Ferrata Brigata Tridentina, ma evitandone il tratto inferiore, il meno interessante e tecnico.

Utilizzando questa alternativa si parte da Passo Gardena come descritto prima, ma si mantiene il sentiero 666 senza voltare nella Val Setùs. Si prosegue lungamente tra i prati, con deboli saliscendi, sino alla cascata del Pisciadù (m 2070 - ore 0,40 da Passo Gardena). Si affronta ora il secondo tratto della ferrata come descritto nella pagina delle ferrate.

Con entrambe le varianti (utilizzando quindi la ferrata Brigata Tridentina), la salita alla Cima Mesules richiede circa 4 ore complessive.

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