Piz Duleda

PIZ DULEDA – VIA ATTREZZATA (PIZ DULEDA – m 2908)

Gruppo montuoso: Dolomiti – Gruppo Puez

Grado di difficoltà globale: FACILE (Vai alla scala delle difficoltà).

Difficoltà tecniche:  1

Esposizione:           1

Impegno fisico:       3

Dislivello assoluto: m 871

Tempo di percorrenza: 6,30 / 7 complessive (Via ferrata: ore 0,30)

                                 La sola salita: ore 3,45 circa (via ferrata: ore 0,15)

Punti di appoggio: Col Raiser – Rifugio Firenze

Accesso:

Da S.Cristina saliamo, con l’ausilio della cabinovia, sino ai verdeggianti e aperti pascoli del Col Raiser (m 2107). Il sentiero ha inizio in questo splendido panorama pastorale perdendo quota su larga mulattiera (segnavia n° 4). Brevi tratti tra rada boscaglia di conifere permettono in breve di raggiungere il Rifugio Firenze (Regensburger Hütte – m 2037 - ore 0,25 dalla partenza). Alle spalle del rifugio, il segnavia n° 3 cala brevemente in un valloncello per poi risalire sulla costa opposta sino alla vasta e desolata conca pianeggiante (ampia sassaia) dove l’alberatura ha definitivamente termine; notiamo sulla sinistra una splendida visione d’insieme delle Odle con il Sass Rigais e la Forchetta come massime cime del gruppo. Attraversiamo l’altipiano pietroso verso oriente sino al bivio sulla sinistra che permetterebbe, volendo, di tornare alle spalle in direzione della Seceda (cartello). Manteniamo il sentiero n° 3 che riprende a salire faticosamente nell’ambito di un valloncello detritico. Ignoriamo una seconda deviazione, questa volta a destra (cartello – segnavia n° 2), che condurrebbe al Rifugio Puez per portarci, tra gli ultimi pascoli, nella conca detritica soprastante. Da qui è ben visibile il grande paretone stratificato che caratterizza il versante sudoccidentale del Piz Duleda, e proviamo a immaginare dove si svolgerà la nostra via di salita. Procedendo nel cammino ci portiamo al di sotto dello stretto canale detritico discendente dalla Roa Scharte (Furc. dla Roa - m 2617) lasciando il Piz Duleda alla destra. Ci portiamo appena sotto alla sella con una serie di facili tornanti sino a trovare la traccia che taglia, a destra, il ripido ghiaione basale della nostra cima. Abbandoniamo quindi il sentiero che sale alla forcella (anche se consigliamo, con una breve digressione, di salirvi in pochi minuti per godere del bel panorama) per seguire la traccia traversando, in falso piano e su pietrisco mobile, sino all’attacco della ferrata alla base di un ripido salto che conduce direttamente al soprastante crinale.

Descrizione della ferrata e salita in vetta:

Funi metalliche affrontano le prime roccette sulla sinistra che permettono di intraprendere la salita dell’erto canale. Il terreno facile e ben gradinato esclude ogni difficoltà. Al di sopra si alternano brevi tratti di sentierino con alcuni spezzoni attrezzati con funi a risalire facili costole e ad assicurare i pochi tratti in moderata esposizione. Prestando attenzione al fondo a tratti assai friabile, ci portiamo nell’angusto anfratto sulla sinistra dove scavalchiamo una ripida balza rocciosa con l’aiuto di una breve scala. Subito oltre le funi hanno fine e seguendo il breve tratto verso destra guadagniamo il crinale in coincidenza della Nivesscharte (Forcella Nives - m 2740), crocevia di parecchi sentieri nonché punto panoramico privilegiato sulle cime delle Odle e ad oriente sull'altopiano di Puez. L’ultimo tratto di salita alla cima avviene su facile sentierino che sale a sinistra dapprima con tornanti per portarsi poi sul filo del grande strapiombo ricadente verso nord. Gli ultimi gradoni sono rocciosi e permettono l’accesso diretto alla sommità (m 2908 - meno di 1 ora dalla Forcella Roa - ore 3,30 / 4 dalla partenza). Splendido il panorama ad occidente sulle cime delle Odle, a nord sulla Val Badia, ad oriente sulla vicina sommità della Cima di Puez. Verso meridione spicca, nelle immediate vicinanze, la tozza struttura del Col dala Pieres; spostandosi verso ovest - sudovest notiamo, in lontananza, lo Sciliar e l'altipiano di Siusi.

Discesa:

A ritroso in ore 3 circa (ore 6,30 / 7 complessive).

Osservazioni – Caratteristiche della ferrata:

Un bel trekking con breve via ferrata, facile e molto adatta per insegnare agli inesperti.

Poche elementari funi e una breve scaletta permettono di superare in totale scioltezza un tratto che da lontano si immagina molto più impegnativo.

Nonostante l’estrema facilità del tratto attrezzato anche il ferratista più esperto potrà trovare interessante l’escursione grazie al raggiungimento della sommità del Piz Duleda, una classica cima dolomitica con grande panorama in direzione delle Alpi Centrali. Si consiglia di tenere conto della lunghezza (considerevole) dell’itinerario, e soprattutto, come spesso capita nelle Dolomiti, della totale assenza d’acqua e di punti d’appoggio a partire dal Rifugio Firenze in poi.

                                                         

 

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