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FERRATA PIZ DA LECH (PIZ DA LECH DE BOE’ / BOE’SEEKOFEL – m 2911)
Gruppo
montuoso: Dolomiti – Gruppo Sella Grado di difficoltà globale: MEDIAMENTE DIFFICILE (Vai alla scala delle difficoltà). Difficoltà tecniche: 2 Esposizione: 3 Impegno fisico: 2 Dislivello: m 813 dei quali 200 di via ferrata. Tempo di
percorrenza: ore 4 circa (ore 1 la ferrata) Punti di
appoggio: Rif.Kostner e Rif. Boè. Accesso: Da Corvara la funivia ci conduce al Ristorante Boè (m 2198) presso la sommità del Crep de Munt. Seguiamo ora il segnavia 638 passando in prossimità della bella conca che trattiene le acque del Lago Boè (m 2250). Prima di raggiungere il Rifugio Franz Kostner, già ben visibile (ed eventualmente raggiungibile in pochi minuti in caso di necessità) voltiamo a destra e ci portiamo all’attacco della via (m 2560). Descrizione della ferrata: Accompagnati dalle funi metalliche fisse, saliamo il ripido ma breve camino per poi proseguire brevemente per un canale detritico che superiamo senza grosse difficoltà (attenzione ai sassi). Traversiamo verso destra iniziando a salire sull'avancorpo verso nord-ovest, su terreno ripido ma ben gradinato. Seguono brevi cenge che ci portano sotto la parete a picco. Due lunghe scale, molto esposte, scavalcano la strapiombante parete che ci sovrasta. Tra le due scale è necessario effettuare un breve passaggio verso destra attrezzato con staffa di ferro ma comunque con il vuoto sotto i piedi: è questo il punto più difficile della ferrata per via della notevolissima esposizione. Raggiunto l'esposto pulpito soprastante (m 2750) non restano altro che gli ultimi tratti attrezzati con funi oltre le quali la ferrata ha definitivamente termine: non resta che salire tra gradoni rocciosi e cenge detritiche (segni rossi) sino alla sommità del Piz da Lech de Boè (m 2911 – libro di vetta – ore 2,45 dalla partenza). Magnifico il panorama sull'altopiano sommitale del Sella con ben visibili le cime del Piz Boè, del Sass Pordoi e di Cima Pisciadù con il sottostante omonimo laghetto e il Rifugio Cavazza. Spendida la visione a sud del ghiacciaio della Marmolada. Discesa: Si segue, dalla cima, il costone detritico su sentiero chiaramente segnato. L’unico punto impegnativo è una breve paretina rocciosa verticale attrezzata con staffe metalliche. Proseguendo, in parte tra i pascoli, rientriamo alla stazione a monte della funivia (m 2198). Osservazioni – Caratteristiche della ferrata: Una via moderatamente difficile con un tratto assai esposto su due verticali scale di ferro. Ha il pregio di essere un itinerario tutt’altro che lungo grazie al rapido avvicinamento concesso dalla funivia: anche il tratto ferrato è nel complesso breve. Nella parte inferiore della via, occorre prestare attenzione a non provocare la caduta di sassi in quanto i canalini della prima parte della ferrata si riversano sul camino d’attacco.
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