Picco di Vallandro (Dürrenstein)

DÜRRENSPITZE (PICCO DI VALLANDRO – m 2839)

Forse la cima più frequentata dell’intera zona grazie al semplice sentiero che ne risale senza difficoltà le pendici rivolte a meridione permettendo di giungere ad una quota ragguardevole con rapidità e senza alcun rischio. Anche per famiglie, bambini inclusi; in genere fin troppo frequentato per non dire affollato nel mese di agosto.

Dati tecnici:

Dal Plätzwiese Hütte (Rif.Prato Piazza - m 1993): Difficoltà: EA (Vai alla scala delle difficoltà). Un breve spezzone di fune nell’ultimo tratto immediatamente prima della sommità. Segnaletica: totale. Dislivello: m 846. Acqua sul percorso: assente.

Accesso:

Si accede facilmente alla partenza deviando dalla statale della Val Pusteria tra i paesi di Monguelfo e Villabassa per risalire la Val di Braies su comoda provinciale. Si tralascia il bivio a destra per il lago raggiungendo Ponticella. Il proseguo sino al Plätzwiese Hütte (Rif.Prato Piazza - m 1993) è possibile fino alle ore 9,30 (servizio di pulmino-taxi oltre quest’orario).

Descrizione del percorso:

L’escursione ha inizio al Plätzwiese Hütte (Rif.Prato Piazza - m 1993). A fianco del rifugio ha inizio il comodo sentiero (segnavia n° 40) che sale moderatamente tra il bosco rado. Il tracciato volge deciso a sinistra uscendo definitivamente all’aperto e risalendo su terreno caratterizzato da balze prative e detritiche. Da notare, alle spalle, l’ampia veduta sul Gruppo del Cristallo. Nel tratto superiore si affrontano alcuni tornanti sino a portarsi in cresta a destra con bella visione nel versante del Dürrensee (Lago di Landro). L’ultimo tratto di salita avviene su ghiaie mobili sino a raggiungere la sommità di un costone roccioso diviso dalla vetta vera e propria da una forcellina. La discendiamo (fune metallica fissa per vincere la leggera esposizione) per risalire poi sino alla sommità (ore 2 – 2,30 dalla partenza). Per tutta l’ascensione il panorama è dominato a ovest dall’immensa struttura della Croda Rossa, montagna molto impervia e poco scalata dagli alpinisti per via della notevole difficoltà, che deve il suo nome al colore caratteristico delle sue rocce. Dalla vetta possiamo osservare verso nord le Alpi Pusteresi e verso sud i principali gruppi delle Dolomiti. Il rientro avviene a ritroso.

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