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PUNTA DEI LARICI (m 907) MONTE PALAER (m 1078)
Mentre la Punta dei Larici è un rinomato belvedere naturale sul Lago di Garda sono invece pochissimi gli escursionisti che si avventurano verso il Monte Palaer. Molti ignorano l’esistenza del “Sentiero delle Creste di Reamol” che ne sfiora il punto più elevato. Il tracciato in questione costituisce un’alternativa più difficile rispetto al sentiero che dalla Bocca dei Larici sale al Passo Rocchetta passando per Malga Palaer. Mentre quest’ultimo è un percorso ben noto e battuto, pochi si avventurano invece sul Sentiero delle Creste di Reamol per la sua immotivata fama di itinerario impegnativo. In realtà, un escursionista con piede fermo, non affronterà passaggi insormontabili. Non si incontrano tratti in arrampicata e l’esposizione resta ragionevolmente contenuta. Con fondo asciutto la percorrenza del sentiero risulta altamente spettacolare grazie ad un continuo avvicendarsi di scorci sul Lago di Garda con tratti in piena cresta piuttosto aerei ed emozionanti. E’ un percorso che sorprende, in grado di regalare una magnifica avventura nelle mezze stagioni o anche in inverno se non vi è neve. L’escursione in breve: Pregasina (m 532) – Val Palaer – Bocca dei Larici (m 881) – Malga dei Larici (m 887) – Punta dei Larici (m 907) – Bocca dei Larici (m 881) – Monte Palaer (m 1078) – Sentiero Creste di Reamol – Passo Rocchetta (m 1159) – Malga Palaer (m 946) – Bocca dei Larici (m 881) – Val Palaer – Pregasina (m 532) Dati tecnici: Partenza da Pregasina (m 532): Difficoltà: EE (T sino alla Bocca dei Larici – EE il sentiero delle Creste di Reamol, per il resto E). (Vai alla scala delle difficoltà). Segnaletica: totale; manca tuttavia il cartello che segnala l’inizio del sentiero delle Creste di Reamol. Dislivello assoluto: m 627. Acqua sul percorso: presso Malga Palaer. Accesso alla partenza: Da Riva del Garda seguiamo la statale della Val di Ledro che raggiunge la valle con due tunnel. Subito dopo la seconda galleria, lunga ben 3600 metri (Tunnel Agnese) troviamo il bivio, a sinistra, che conduce con strada, a tratti molto stretta ma sempre asfaltata, sino al paese di Pregasina (m 532). Lasciamo l’automobile nel piccolo parcheggio indicato chiaramente dai cartelli posto poco sotto la chiesa del paese. Descrizione del percorso: Dal parcheggio si risale la piccola scalinata lastricata che conduce alla soprastante strada; la guadagniamo in pochi istanti presso un vecchio lavatoio, per poi volgere a sinistra, passando davanti alla chiesa e procedere su agevole stradina tra le ultime case di Pregasina. Da notare lo scorcio, verso nord, sull’estremità settentrionale del Lago di Garda sovrastato dai Monti Stivo e Biaena. Procediamo per pochi minuti sino all’evidente bivio indicato dai cartelli. Tralasciamo la strada cementata che sale a destra mantenendo il nostro tracciato e seguendo così lo stradello che risale la Val Palaer (segnavia 422 bis). Nel primo tratto possiamo godere di una splendida visione del Lago di Garda e del prospiciente Monte Altissimo di Nago quindi il tracciato si allontana dal lago entrando nello stretto valloncello boscoso con pendenza moderata e alcuni tratti cementati. Si prosegue nel folto con la possibilità d’evitare alcuni tornanti della strada grazie a brevi frazioni di sentiero. In ultimo manteniamo la strada bianca chiusa al traffico sino a raggiungere l’ampia sella della Bocca dei Larici (m 881 – ore 1 dalla partenza) dove si schiude ai nostri occhi una splendida visione del Lago di Garda.Da rilevare lo scorcio verso settentrione sino a scorgere le Dolomiti di Brenta. Il toponimo della sella non è casuale: la zona è caratterizzata dalla presenza di numerosi grandi alberi di larice. In coincidenza della Bocca del Larici è inoltre bene non farsi sfuggire l’opportunità di guadagnare in pochi minuti, con una breve digressione, un punto panoramico straordinario. Si lascia la mulattiera per volgere a sinistra seguendo il sentiero segnato per la Punta dei Larici. In alternativa si può raggiunge la vicinissima e già visibile Malga dei Larici (m 887) proseguendo per qualche minuto sino al culmine (m 908). Siamo in posizione molto prominente sul Lago di Garda: dalla cima il pendio precipita strapiombante sulle sottostanti acque, di conseguenza la vista è indimenticabile ed è estesa alle principali cime circostanti. Ricordiamo nello specifico il Monte Stivo, il Monte Altissimo di Nago e la parte centrale della catena del Monte Baldo. Nei giorni tersi la visione raggiunge, all’orizzonte meridionale, il crinale appenninico Tosco Emiliano. E’ bene prestare cautela, in vetta, per l’accentuata esposizione verso il lago. Quasi sotto la verticale scorgiamo l’abitato di Limone sul Garda. Rientriamo a ritroso sino alla Bocca dei Larici quindi seguiamo, per un brevissimo tratto, la forestale per Malga Palaer. La abbandoniamo quasi subito volgendo a sinistra su un’evidente traccia di sentiero che aggira la montagna sul fianco rivolto verso il lago. Si tratta del segnavia 130 o anche “Sentiero delle Creste di Reamol”. Purtroppo non vi è alcun cartello ad indicare la biforcazione tuttavia si incontrano quasi subito alcuni segnavia bianco rossi ad eliminare ogni ambiguità. Come ulteriore riferimento troviamo sulla destra, dopo poche decine di metri, una vecchia costruzione in muratura in stato fatiscente (m 907). La superiamo con il sentiero che affronta, subito oltre, una ripida salita. Nonostante la notevole pendenza non vi sono difficoltà nel rimontare il pendio grazie ad una serie di tornanti. Se per un tratto siamo tra gli alberi, ecco che procedendo si aprono interessanti scorci sul lago. A breve distanza osserviamo una grande parete calcarea di colore chiaro che precipita esposta verso il Garda. Nel proseguo si aprono ulteriori scorci panoramici soprattutto verso il Monte Altissimo di Nago nonché sui monti Biaena e Stivo. Poco oltre incontriamo una breve digressione sulla sinistra, di pochi metri, che conduce ad un ben visibile pulpito, proteso ancora una volta in direzione della pianura e del Lago di Garda: complice la quota guadagnata ne possiamo osservare la testata oltre alla visione della Punta dei Larici, salita in precedenza. Ripreso il sentiero, sempre altamente panoramico, siamo ora molto vicini al poco pronunciato Monte Palaer. Mentre a sinistra del tracciato precipita un grande paretone di roccia calcarea chiara, ecco che sulla destra notiamo il piccolo dente roccioso che contraddistingue la cima. Il nostro cammino decorre alcuni metri al di sotto del punto più alto che può essere risalito senza via obbligata prestando attenzione al fondo un po’ scivoloso ed esposto (m 1078 – ore 1,30 dalla partenza). Ritornati sul sentiero procediamo per un breve tratto in prossimità del crinale con lo sguardo che si estende verso settentrione raggiungendo il Bondone e la Paganella. Andiamo a raggiungere uno stretto canale sabbioso posto alla base della grande rupe calcarea superando un breve passaggio esposto. Con fondo asciutto e piede fermo sono pochi metri a seguito dei quali rimontiamo senza ulteriori difficoltà il solco sino al suo vertice. Passiamo a destra del crinale penetrando nel bosco in moderata salita. Con pendenze contenute saliamo sino a riprendere il filo di cresta quindi procediamo sul lato rivolto verso il Lago di Garda con un paesaggio di grandiosa bellezza. Si tratta di una magnifica cengia che si sviluppa sull’orlo del salto precipite verso il sottostante lago. La vista si estende a gran parte della catena del Monte Baldo e a sud sino a scorgere le cime dell’Appennino Tosco Emiliano. Ancora un breve tratto in debole saliscendi e raggiungiamo infine il Passo Rocchetta a termine del bellissimo Sentiero delle Creste di Reamol (m 1159 – ore 0,50 dalla Bocca dei Larici – circa ore 2 dalla partenza). Il Passo Rocchetta, sovrastato da un inconfondibile pinnacolo roccioso, è un importante crocevia di sentieri (cartelli indicatori). Scegliamo di volgere a destra sul segnavia 422B con Malga Palaer segnalata a mezz’ora di distanza. Il sentiero, ben tracciato, perde rapidamente quota nel bosco. Non mancano alcune schiarite che permettono d’inquadrare la testata del Lago di Garda con il monte Stivo e il Monte Altissimo di Nago. In breve raggiungiamo un’ampia conca prativa nel mezzo della quale troviamo la ex Malga Palaer, oggi trasformata in un bel punto di ristoro talvolta aperto nella bella stagione (m 946 – ore 0,30 dal Passo Rocchetta – ore 2,30 complessive). Presso il rifugio è presente un’abbondante fonte d’acqua. Ha inoltre termine il sentiero: passiamo su strada bianca chiusa al traffico che cala debolmente di quota riportando alla pronunciata Bocca Larici a termine del tratto ad anello (m 881 – ore 0,15 da malga Palaer – ore 2,45 complessive). L’ultima parte di percorso è comune all’andata. Ripercorriamo a ritroso la strada che dalla Bocca Larici riporta nel paese di Pregasina calando nella Val Palaer con la possibilità di evitare alcune frazioni di forestale con brevi tratti su sentiero. L’ultimo tratto di forestale presenta fondo cementato. In ultimo siamo alla partenza presso la chiesa di Pregasina (meno di ore 4 complessive).
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