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MONTE MONEGLIA (m 521)
L’escursione che andiamo a descrivervi è un bel connubio tra mare e monti; appartiene a quella lista di itinerari che permettono una bella avventura nel pieno della stagione invernale grazie al clima straordinariamente mite della riviera ligure. Anche le mezze stagioni si prestano al cammino. La primavera colpisce per i suoi profumi e i suoi fiori mentre in autunno è la maturazione dei corbezzoli a caratterizzare l’escursione: il sentiero ne attraversa un bosco di notevoli dimensioni. La salita suggerita per il Monte Moneglia non è la più diretta ma è senza dubbio la più interessante, si percorre infatti il tratto che da Riva Trigoso sale alla Torre di Punta Baffe godendo una serie di scorci sul Mar Ligure di grande suggestione. Peccato per il grande incendio che nel 2004 ha interessato il settore a monte del Colle Lago: il disastro operato dalle fiamme è ancora visibile ma è comunque interessante notare come la natura stia lentamente recuperando il terreno perduto. Il corbezzolo è per altro ben noto per la sua capacità di colonizzare piuttosto presto le zone colpite dalla devastazione degli incendi. Apprezzerete in ogni caso un itinerario che, più di altri, è immerso nella macchia mediterranea. Se il percorso vi pare troppo breve non vi sono difficoltà nel proseguire verso Moneglia passando per la cima del Monte Comunaglia. Un’altra possibilità consiste nel rientrare a Riva Trigoso proseguendo per Punta Manara e Monte Castello godendo altri magnifici scorci sul Mar Ligure. L’escursione in breve: Riva Trigoso (m 0) – Torre di Punta Baffe (m 250) – Costa di Punta Baffe (m 307) – Colle Lago (m 310) - Monte Monèglia (m 521) Dati tecnici: Partenza da Riva Trigoso (m 0): Difficoltà: E. (Vai alla scala delle difficoltà). Segnaletica: totale. Dislivello assoluto: m 521. Acqua sul percorso: assente. Accesso alla partenza: Utilizzando l’autostrada A12 Genova – Livorno l’uscita più comoda è quella di Sestri Levante. Seguendo le indicazioni si raggiunge la vicina frazione di Riva Trigoso. Dalla stazione ferroviaria si segue la strada che porta verso il centro e il litorale. Superato il ponte della ferrovia si procede costeggiando un grande cantiere navale fino al bivio sulla sinistra che conduce in poche decine di metri al cimitero. Saliamo questo tratto a piedi lasciando l’automobile alla base della strada (segnavia FIE “OO” ovvero due bolli rossi). Descrizione del percorso: Il percorso si sviluppa inizialmente su strada asfaltata. Passiamo davanti al piccolo parcheggio del cimitero quindi proseguiamo in salita con il fondo che diviene sterrato. Cominciamo ad osservare le colline dell’entroterra caratterizzate da estese coltivazioni di ulivo; da notare inoltre la vista di Punta Manara e del litorale di Riva Trigoso purtroppo rovinato dagli enormi cantieri navali. Chiudete gli occhi di fronte allo scempio delle fabbriche: nel proseguo ci allontaneremo dal paese. Passiamo nella macchia mediterranea tra grandi alberi di corbezzolo. La fitta vegetazione sempreverde caratterizzerà gran parte del cammino. La sterrata raggiunge un tratto quasi piano. Osserviamo per la prima volta la Torre di Punta Baffe, primo obiettivo della nostra escursione. Guadagniamo un tratto quasi a picco sulla costa: osserviamo le onde infrangersi sulla falesia sottostante mentre alle spalle Riva Trigoso non è più visibile. La sterrata lascia spazio ad un buon sentiero nella vegetazione che riprende a salire moderatamente. La pendenza decresce sino a raggiungere il bivio in prossimità della Torre di Punta Baffe. Eseguiamo la digressione che conduce all’antica struttura volgendo molto brevemente a destra. Si tratta di una torre di avvistamento dell’antica Repubblica di Genova, oggi ristrutturata e adibita a bivacco (m 250 – ore 1,15 dalla partenza). Proseguendo appena oltre la costruzione si raggiunge una magnifica radura con sorprendente panorama verso ovest. Godiamo di una vista che raggiunge e supera il Tigullio e il promontorio di Portofino. Verso oriente la visione si estende a Punta Moneglia e alla più lontana Punta Mesco. Rientriamo in pochi minuti sino al bivio quindi procediamo seguendo il cartello indicante il Monte Moneglia. Il sentiero si sviluppa nella macchia con scorci verso oriente in direzione delle Cinque Terre. Stiamo risalendo la cosiddetta Costa di Punta Baffe che raggiunge la modesta quota di 307 metri. Tra pini marittimi procediamo con deboli dislivelli lungo il crinaletto con la vista che sia apre anche ad occidente sino a raggiungere l’assolata sella denominata Colle Lago (m 310 – ore 0,20 da Punta Baffe – ore 1,35 dalla partenza), dove troviamo un tavolo e delle panche in legno. Si tratta di un importante quadrivio nel quale confluiscono diversi sentieri. A sinistra si rientra a Riva Trigoso mentre verso destra si procede in direzione del Monte Comunaglia. Nel nostro caso procediamo dritti entrando nella zona interessata anni fa da un grande incendio. Pochi metri e identifichiamo sulla destra il sentiero che sale al Monte Moneglia (vecchio cartello arrugginito poco leggibile). Nonostante l’area risenta ancora delle fiamme che bruciarono queste pendici notiamo come la macchia stia lentamente recuperando terreno. Il sentiero appare comunque ben visibile mentre il paesaggio si allarga sino ad osservare il paese di Sestri Levante. Il panorama permette inoltre di osservare, alle spalle, la lunga frazione percorsa dalla Torre di Punta Baffe; un occhio attento noterà l’antica struttura nonché il tratto di sentiero che risale la Costa di Punta Baffe. Usciamo dalla zona interessata dall’incendio e con un breve tratto più erto e ripido nella densa vegetazione accediamo alla cresta sommitale in coincidenza di un importante bivio segnalato da cartelli. Ignoriamo il segnavia che conduce, muovendo verso sinistra, al paese di Casarza Ligure; scegliamo invece di proseguire verso destra guadagnando in qualche minuto la sommità di Monte Moneglia (m 521 – ore 2,15 dalla partenza). La fitta vegetazione impedisce di osservare il litorale mentre verso nordest appare visibile il Monte Gottero. Basta comunque calare per pochi metri lungo il sentiero contrassegnato da due “X” per godere di un ampia vista verso oriente che include il vicino Monte Comunaglia, il paese di Moneglia ed un lungo tratto di litorale sino alla distante Punta Mesco. Il rientro avviene a ritroso oppure, rientrati al Colle Lago, si può ritornare a Riva Trigoso seguendo il segnavia “due +” per un totale inferiore alle 4 ore di cammino.
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