|
|
VIA FERRATA GIANNI AGLIO (TOFANA DI MEZZO - m
3244)
Gruppo
montuoso: Dolomiti – Gruppo delle Tofane Grado di difficoltà globale: DIFFICILE (Vai alla scala delle difficoltà). Difficoltà tecniche: 3 Esposizione: 3 Impegno fisico: 2 Dislivello: m 774 dei quali 250 circa di via ferrata. Tempo di
percorrenza: ore 3,30 (ore 2 circa di via
ferrata) Punti di
appoggio: Stazione d’arrivo della funivia
di Ra Valles (m 2470)
Stazione d’arrivo della funivia di Cima Tofana (m
3191) Accesso: Da Cortina d’Ampezzo, prendiamo la funivia “Freccia nel Cielo” scendendo alla seconda stazione intermedia (Ra Valles – m 2470). Da qui seguiamo il sentiero segnato che sale verso sud-ovest tra detriti rocciosi. Ignorato il bivio a sinistra per il sentiero Olivieri (segnalato da cartelli - m 2600), rimontiamo una piccola conca dove troviamo spesso campi nevosi anche in piena estate. In ripida salita evitiamo anche il bivio, sempre sulla sinistra, per Punta Anna sino a guadagnare la cresta poco sopra il Doss de Tofana (ore 1,15 dalla partenza). Siamo a quota m 2900 e osserviamo dal crinale uno dei panorami più spettacolari di cui si può godere nel circondario di Cortina: ad attrarre subito la nostra attenzione è la colossale parete della vicina Tofana di Rozes e, sullo sfondo, la Marmolada con il suo ghiacciaio. Il sentiero prosegue ora,verso destra, sul filo di cresta sino all’attacco della via. Descrizione della ferrata: Si scavalca immediatamente un ripido gradone roccioso con scala metallica verticale alta una decina di metri. Subito al di sopra si prosegue, quasi in piano, su esile cresta passando poi sul versante nord orientale. Si torna in cresta (m 2950) con un breve salto attrezzato sulla sinistra con funi fisse per poi debordare sul versante sud occidentale. In lieve discesa, con funi metalliche d’assicurazione, scendiamo, in ambiente spettacolare, nella stretta e severa forcella (m 2930) alla base della Torre Aglio. Segue ora il tratto più impegnativo della via: le funi e i pioli guidano verticalmente sulle rocce scoscese della parete orientale della Torre sino ad un esile pulpito. La corda scende brevemente ad aggirare uno spigolo, quindi sembra scomparire dietro di esso. In realtà la fune continua in un traverso (10 metri circa) in fortissima esposizione lungo la parete settentrionale del torrione: la punta dei piedi trova a malapena appoggio nella sottilissima cengia creata dalle stratificazioni della dolomia; siamo nella famosa Cengia Aglio: il vuoto sotto i piedi è assoluto sino all’uscita dal punto più difficile della ferrata sul successivo ampio terrazzo detritico. Con esposizione più moderata superiamo, per ponte di roccia, il grande arco del Bus de Tofana sino a scendere alla base della cresta sudest della Tofana di Mezzo (m 2920 – ore 2 dalla partenza). In ripida salita bordeggiamo ora diversi nevai e scavalchiamo numerose protezioni metalliche paravalanghe con brevi tratti attrezzati alternati a sentiero normale. Siamo sormontati dalle stratificazioni che caratterizzano il versante orientale della Tofana. Un ripido e strapiombante salto di roccia nera viene sormontato con scala metallica; subito oltre si è in cresta: ancora uno zoccolo roccioso superato con scala e la ferrata è praticamente terminata. Restano da rimontare i faticosi gradoni sommitali con elementari passaggi su roccette (1° grado). L’esposizione resta bassa sino a raggiungere la vetta (m 3244 - ore 3,30 dalla partenza), con grande panorama sulla Tofana di Dentro e, all'orizzonte, sulla Marmolada. Discesa: In appena 10 minuti dalla cima, scendiamo alla stazione a monte della funivia “Freccia nel cielo” (m 3195) che ci ricondurrà comodamente a Cortina d’Ampezzo. Osservazioni – Caratteristiche della ferrata: Nel complesso una ferrata assai difficile. Sebbene breve, il tratto sulla parete orientale della Torre Aglio e, soprattutto, il traverso in grande esposizione che ne segue, rappresentano il settore più impegnativo della via. L’itinerario deve essere assolutamente sconsigliato ai neofiti. Occorre inoltre osservare che l’intero tratto attrezzato si sviluppa tra 2900 e 3100 m: a queste quote la temperatura può scendere sotto 0° e può nevicare anche in piena estate. La percorrenza deve quindi avvenire con tempo molto stabile e in assenza di nebbie sui crinali. In compenso, l’intera via non è affatto lunga: anche la funivia, nonostante deturpi una bellissima montagna concede, se non altro, il vantaggio di permettere una spedita discesa a valle.
VISUALIZZA QUI SOTTO LA PHOTOGALLERY DEL TREKKING
|