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FOURCHON (m 2902)
Quella che descriviamo è una breve ma interessante escursione. L'altitudine è sicuramente un punto a favore per l'escursionista che nelle calde giornate estive può godere di un grandioso panorama camminando in un ambiente dal clima sempre fresco. La particolare posizione della zona permette inoltre un'ampia visuale a 360° sulle montagne della Valle d'Aosta e della Val Ferret svizzera. Nonostante non si incontrino particolari difficoltà, eccettuando il breve passaggio finale, bisogna prestare attenzione a non perdere l'orientamento per via del sentiero non sempre ben segnato, soprattutto nel tratto superiore. Si sconsiglia nel modo più assoluto l'ascensione in presenza di nebbia o scarsa visibilità. L’escursione in breve: Baou (m 2364) - sentiero 13A - sentiero 13C - Mont Fourchon (m 2902) Dati tecnici: Partenza dall'alpeggio Baou (m 2364): Difficoltà: E (Breve tratto EE negli ultimissimi metri prima della vetta). (Vai alla scala delle difficoltà). Segnaletica: assente nella parte alta; per l'orientamento si seguono vecchie tracce di sentiero e ometti di pietra. Dislivello assoluto: m 538. Lunghezza: 4,76 km. Acqua sul percorso: un torrente nella parte iniziale con acqua tuttavia non sempre potabile per presenza di bestiame al pascolo. Accesso alla partenza: Salendo da Aosta si percorre la strada statale SS 27 fino a circa 2 Km dal Colle del Gran San Bernardo dove si lascia la macchina in un piccolo parcheggio sterrato nei pressi dell’alpeggio Baou (o Montagna Baus) dove, si possono acquistare formaggi e salumi. Descrizione del percorso: Partendo dal parcheggio notiamo, immediatamente a destra dell'alpeggio Baou, l'inizio del sentiero 13A. Per tutta l'escursione i segnavia risulteranno nel complesso scarsi sebbene il sentiero risulti, nel complesso, ben visibile. In pochi minuti troviamo davanti a noi la particolare elevazione denominata Tour des Fous (m 2579), dove si ammirano facilmente le evoluzioni degli alpinisti. Passiamo a destra di questa montagna entrando in un valloncello posto tra la stessa ed un vetta aguzza meno prominente sulla destra. Notiamo subito la presenza di un piccolo torrentello che andiamo ad attraversare senza alcuna difficoltà; è consigliabile non berne acqua per la presenza di bestiame nei prati circostanti. Salendo con piccoli e facili tornanti raggiungiamo la congiunzione con il sentiero che parte dal Gran San Bernardo (volendo partire dal passo si devono aggiungere 30 minuti di salita rispetto a quanto indicato in questa descrizione). In breve raggiungiamo un piccolo e particolare baluardo roccioso mentre alle nostre spalle osserviamo chiaramente la statale che conduce al Gran San Bernardo. Il panorama si apre in un vallone chiuso a sinistra dal Pan de Sucre e più a destra dalla nostra meta, il Mont Fourchon; la neve può essere presente in questa frazione sino a tarda estate. Ci addentriamo, perdendo leggermente quota, nel valloncello quindi, raggiunto un piccolo pianoro, siamo al bivio tra il sentiero 13A e l'ex sentiero 13C per il Mont Fourchon (20 minuti dalla partenza). Manteniamo la sinistra (dopo il primo bollo non si incontrerà altra segnaletica!) abbandonando la traccia più evidente che porta alla Fenêtre de Ferret. Pochi minuti di marcia e raggiungiamo un pianoro con un minuscolo laghetto (m 2582) di fronte alla Tête Fenêtre (m 2823). Si continua verso sinistra lasciando quasi subito la prateria e portandosi nel macereto. Il sentiero prosegue verso sinistra per evidente traccia tra le rocce. Da rilevare le particolari colorazioni che caratterizzano le rocce circostanti. Seguiamo il tracciato non sempre evidente, soprattutto in salita, procedendo tra gli sfasciumi. Imbocchiamo un ampio canalone, risalito il quale si guadagna l'ampio circo che si estende tra il Pain de Sucre ed il Mont Fourchon. Si osservano a questo punto due differenti tracce di salita. La prima, più a destra, si porta a nord rispetto alla vetta per poi raggiungerla per cresta affilata e roccette; si sconsiglia questa scelta in quanto il crinale appare decisamente esposto e caratterizzato da roccia nel complesso instabile. E' preferibile scegliere la seconda opportunità rimanendo più a sinistra (ovest) traversando sotto la cima per risalire lungo la più dolce e facile dorsale meridionale della montagna. Il sentiero si sviluppa in questo caso tra detriti e piccoli nevai, presenti solitamente sino a stagione inoltrata. Si seguono gli ometti portandosi verso occidente in direzione dell'ampio valico compreso tra il Pain de Sucre (m 2919) ed il Mont Fourchon. Senza percorso obbligato si risale il crinale detritico sino a portarsi sulla sella. Da qui possiamo osservare la vicinissima elevazione del Pain de Sucre mentre verso meridione, più in lontananza, scintillano i ghiacciai in direzione del Gran Paradiso e della Testa del Rutor. Proseguiamo rapidamente verso la meta dapprima salendo tra i detriti, quindi inerpicandosi lungo l'ultimo tratto dove occorre prestare cautela. La frazione è nel complesso breve ma ripida e a tratti scivolosa richiedendo piede fermo. Guadagniamo in breve la panoramica vetta del Mont Fourchon (m 2902 - ore 1,30 dalla partenza). Possiamo ammirare la bellissima visione del Monte Bianco e delle Grandes Jorasses; osserviamo la Val Ferret svizzera con al centro il Mont Dolent e il Tour Noir da un lato, il colle del Gran San Bernardo, il Mont Velan e il Grand Combin dall'altra parte. La discesa avviene a ritroso impiegando circa un'ora per il rientro a Baou (ore 2,30 complessive).
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