Formenton (Tofana di Dentro)

VIA FERRATA FORMENTON (TOFANA DI DENTRO – m 3237)

Gruppo montuoso: Dolomiti – Gruppo delle Tofane

Grado di difficoltà globale: FACILE (Vai alla scala delle difficoltà).

Difficoltà tecniche: 2

Esposizione:         2

Impegno fisico:     1

Dislivello assoluto: m 160

Tempo di percorrenza: ore 1 circa

Punti di appoggio: Stazione d’arrivo della funivia di Cima Tofana (m 3191)

Accesso:

Con la funivia “Freccia nel cielo” ci portiamo da Cortina d’Ampezzo fin quasi sulla sommità della Tofana di Mezzo. Dalla stazione a monte (m 3191), seguiamo il largo sentiero che conduce in appena 10 minuti alla cima trovando, poco prima della sommità, il bivio a destra con la prima fune della ferrata

Descrizione della ferrata:

Scavalcati i primi massi attrezzati del crinale, scendiamo sul versante nord occidentale in ripida discesa. Le funi metalliche fungono da corrimano attraverso la lunga cengia inclinata che sfrutta le stratificazioni della dolomia; con poche eccezioni, l’assicurazione è praticamente continua per tutta la discesa sino a guadagnare, in ambiente severo, il punto più basso della via: siamo alla Forcella Tofana (m 3084 – ore 0,30 dalla partenza), che divide la Tofana di Mezzo dalla Tofana di Dentro. La ferrata prosegue ora con il suo tratto più interessante: affrontiamo la cresta, a tratti esile ed esposta, ma sempre ben assicurata con funi metalliche. Lasciamo poi il crinale debordando sul versante orientale della cima con tratti di ferrata alternati a settori di sentiero normale a tornanti, fino alla sommità (ore 1 circa dalla partenza – libro di vetta). Immenso il panorama, aperto a nord in direzione degli Alti Tauri, a est verso la conca di Cortina e a sud verso le prospicienti Tofana di Mezzo e Tofana di Rozes.

Rientro: a ritroso.

Osservazioni – Caratteristiche della ferrata:

Una breve via ferrata, complessivamente facile, molto adatta come preludio per i neofiti ad imprese ben più impegnative tra le vette delle Dolomiti. Gli unici problemi possono essere costituiti da eventuali residui di neve o ghiaccio che potrebbero rendere pericolosa la via soprattutto a inizio stagione (informarsi presso la stazione a monte della funivia).

Da rilevare la quota dell’intera via, sempre superiore a 3000 m, da cui scaturisce l’esigenza di percorrerla con tempo ben stabile e buona visibilità.

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