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Nome scientifico: Euphorbia characias L. (Sinonimi: Euphorbia cretica Miller - Euphorbia cuetrecasii Pau - Euphorbia eriocarpa Bertol) Famiglia: Euphorbiaceae Altro nome comune: Euforbia a cespi Habitat naturale: Macchie, terreni incolti, aridi e soleggiati da 0 a 1000 metri di quota. In Italia è presente al centro e al sud; essendo pianta mediterranea risulta assente in tutto il nord Emilia Romagna e Liguria comprese. Periodo di fioritura: Da gennaio ad aprile Descrizione della pianta: Pianta perenne che raggiunge i 120 cm di altezza con fusto legnoso di colore rossastro nella parte inferiore, verde e pubescente in alto. Le foglie, di colore verde bluastro, appaiono molto fitte con disposizione a spirale sul fusto. Sono lineari, di forma oblanceolata e lunghezza sino a 9 cm con nervatura centrale più chiara. Curiosissima l’infiorescenza, detta “ciazio”, che appare come un fiore unico composto da un ricettacolo a forma di coppa portante dei vistosi nettari trapezoidali di colore rosso - bruno; i ciazi sono raccolti all’apice di ombrelle terminali formate da 10-20 raggi che si biforcano e portano alla base della ramificazione due brattee opposte e saldate, a forma orbicolata – deltoide. Note: Euphorbia characias, se tagliata, lascia fuoriuscire un lattice bianco tossico particolarmente pericoloso per l’occhio, in grado di provocare irritazioni anche a pelle e mucose. I semi sono talvolta utilizzati come purganti. Dove l’abbiamo osservata: Le fotografie sono state scattate nelle Alpi Apuane poco a monte del paese di Metato lungo il sentiero n°104 che conduce alla vetta di Monte Prana (circa 500 metri di quota)
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