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Equipaggiamento per
fare trekking in montagna: Camminare tra le montagne
era e sarà sempre uno sport per tutti, alla portata di chiunque abbia un
briciolo di forza di volontà. E’ triste rilevare come purtroppo in Italia,
con la sola eccezione delle zone alpine, non vi sia la cultura
dell’escursionismo, attività in grado al contrario di dare grandi
soddisfazioni. Vogliamo introdurre
partendo dall’importanza di un giusto abbigliamento. La domanda che molti si
fanno prima di intraprendere un’escursione, sia che si tratti di un normale
sentiero o di una via ferrata, è quante giacche o maglioni saranno necessari.
Poiché ognuno di noi è diverso e ha differenti necessità, una buona regola
generale è quella di vestirsi “a strati” preferendo numerosi indumenti o
giacche sottili piuttosto che un unico grande giaccone pesante. Il vantaggio sta
naturalmente nella possibilità di aggiungere o togliere indumenti adattandosi
alle oscillazioni della temperatura dell’aria. Questo è di estrema importanza
in montagna: salendo con la quota gli sbalzi di temperatura sono infatti sempre
più marcati e a volte, un’assolata giornata estiva, può trasformarsi in una
gelida esperienza nello spazio di meno di un’ora qualora si sviluppi un
temporale. E’ bene ricordare che oltre 2500 metri d’altitudine la neve può
cadere TUTTI i mesi dell’anno: oltre questa quota è quindi buona norma avere
nello zaino guanti e cuffia di lana anche se la giornata pare cominciare con i
migliori auspici. A prescindere dalla quota dovrebbe sempre trovare spazio nello
zaino un impermeabile, indispensabile per non inzupparsi e raffreddarsi nel caso
il tempo dovesse peggiorare all’improvviso e senza preavviso. Per quanto riguarda i
pantaloni è fondamentale che siano scorrevoli sulle ginocchia al fine di
favorire la marcia ed eventuali tratti in arrampicata: difficilmente abiti come
i jeans soddisfano questo requisito. Fondamentale è infine la qualità degli
scarponi utilizzati. Non si finirà mai di ribadire l’importanza d’evitare
le scarpe da ginnastica per marciare su sentiero. Questo tipo di calzatura non
ha alcuna tenuta, a dispetto delle apparenze, su suolo roccioso e soprattutto può
essere pericolosa, portando a slogature e a fratture, nel caso per nulla raro di
una caduta. Un buon paio di scarponi da montagna devono invece presentare una
robusta suola intagliata, devono essere del tutto impermeabili ed essere alti
quanto basta per proteggere le caviglie in caso di scivolata o caduta. E’ bene
ricordare che il 90% degli incidenti in montagna sono determinati da calzature
non idonee! Nel caso di escursioni che
impegnino per oltre una giornata e che quindi comprendano un pernottamento in
rifugio, è bene rammentare l’importanza di avere con sé un sacco lenzuolo
per dormire (è obbligatorio in tutti i rifugi italiani e spesso sono in vendita
presso i rifugi stessi). Quale capacità dovrà
avere il nostro zaino? Uno zaino da 35 – 40 litri è di solito sufficiente per
escursioni di un giorno; avventure di due o tre giorni richiedono zaini da 55
– 65 litri circa o più. Un oggetto che non deve mai
mancare nelle escursioni sono senza dubbio le, troppo spesso trascurate,
racchette (bastoni telescopici). Nelle discese ripide sono fondamentali per
scaricare la pressione altrimenti esercitata sui legamenti delle ginocchia
arrivando a ridurla addirittura del 50%. Si rivelano inoltre molto utili per
trovare il giusto equilibrio nei tratti ripidi: riteniamo sia un acquisto
necessario per facilitare le escursioni e per tutelare la salute delle
articolazioni. Naturalmente saranno impostati corti in salita e progressivamente
più lunghi con l’aumentare in discesa della pendenza. L’alimentazione in
montagna: Un capitolo particolare
merita l’alimentazione mentre si cammina. Non esiste un cibo ideale per
l’escursionista alpino e ciascuno ha naturalmente le proprie abitudini e
preferenze. E’ comunque buona norma preferire amidi e zuccheri oppure frutta
secca piuttosto che cibi grassi o insaccati che risultano poco digeribili
durante uno sforzo. L’aspetto primario resta comunque la gestione dei liquidi.
Soprattutto nel caso di sforzi prolungati e col crescere della quota è
necessario prendere tutti gli accorgimenti necessari per non disidratarsi
disperdendo umidità, non assorbendone nel contempo dall’esterno. Prima ancora
del cibo è quindi bene avere una sufficiente scorta di liquidi dando preferenza
a tutte quelle bevande in grado di reintegrare i sali persi. Dovendo scegliere
è quindi meglio un litro di bevanda salina aggiunta piuttosto che una barretta
di cioccolata in più, senza nulla togliere all’importanza di una giusta
alimentazione. |