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Nome scientifico: Daphne sericea Vahl (Sinonimi: Daphne collina Sm – Daphne oleaefolia Lam.) Famiglia: Thymelaeaceae Altro nome comune: Dafne sericea Habitat naturale: Rupi calcaree, boschi misti, sabbie da 0 a 800 metri. Presente in Italia in Toscana (Piombino, Punta Ala, Monti dell’Uccellina, Argentario), Lazio (lungo il litorale da Ostia a Terracina, Tivoli, Frascati, Isole Ponziane), Abruzzo (Gole di Popoli e di Sulmona), Molise, Puglia (Gargano, Monti della Daunia), Campania e Sicilia (Marettimo). Periodo di fioritura: Da gennaio ad aprile Descrizione della pianta: Arbusto alto 50 – 150 cm caratterizzato da rami contorti e corteccia scura. Le foglie, lunghe 30 – 50 mm e larghe 8 – 12 mm, sono coriacee, con lamina oblanceolata, glabre nella pagina superiore o al massimo con pochi peli lungo la nervatura centrale. La pagina inferiore è caratterizzata da una pelosità lanosa persistente. Il margine è revoluto, l’apice arrotondato o più o meno acuto in genere mucronato. I fiori sono raccolti in fascetti apicali con perianzio lanoso bianco oppure rosato con tubo lanoso di 6 mm e lacinie ovate lunghe 4 mm e larghe 2,5 mm. Note: Tra le Daphne con perianzio rosa è quella di maggiore dimensioni. Il nome generico deriva dal greco Daphne cioè “alloro” per la somiglianza delle foglie a questa specie. Il nome specifico “sericea” si riferisce alla pelosità della pagina inferiore delle foglie che ricorda la seta. Tutte le piante del genere Daphne, e anche questa non fa eccezione, sono molto velenose in tutte le loro parti per la presenza del glucoside “dafnina”. Il solo contatto con la pelle è in grado di provocare arrossamenti e vesciche mentre l’ingestione delle bacche provoca avvelenamenti anche mortali. Dove l’abbiamo osservata: Le fotografie sono state realizzate lungo il sentiero che dal Podere Giulia sale al Poggio alle Sugherine (m 100 – Monti dell’Uccellina)
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