Clematide alpina

Nome scientifico: Clematis alpina Miller

Famiglia: Ranunculaceae

Altri nomi comuni: Vitalbino dei sassi

Habitat naturale:  Pendii rocciosi, boscaglia alpina e subalpina in prevalenza su terreno calcareo, talvolta come arbusto del sottobosco tra 800 e 1900 metri di quota. In Italia è presente sulle Alpi Occidentali (Liguria inclusa) mentre è assente sulle Alpi Centrali; ricompare in Trentino Alto Adige, Veneto e Friuli Venezia Giulia come estremo limite meridionale di un ampio areale austro-pannonico. Vecchie segnalazioni (addirittura antecedenti al 1900) indicavano la pianta come presente anche in Emilia Romagna ma non vi sono conferme di questo dato da moltissimo tempo.

Periodo di fioritura: Da maggio ad agosto

Descrizione della pianta: Pianta perenne con fusto sottile, legnoso e rampicante (lianoso) lungo qualche metro, inizialmente verde scuro finché la pianta è giovane, quindi rossiccio con solchi longitudinali e sezione grossolanamente esagonale. Le foglie sono doppiamente tripartite, lunghe 4 – 8 cm con margine seghettato. I fiori, piuttosto appariscenti, sono solitari e appesi a un peduncolo lungo 5 –15 cm, provvisti di una falsa corolla formata da 4 sepali celesti o azzurro-violetti.

Note: E’ una pianta fortemente velenosa per il suo elevato contenuto di alcaloidi

Dove l’abbiamo osservata: Le fotografie sono state realizzate nella zona del Passo San Pellegrino nel tratto di sentiero compreso tra il Col de le Palue e la Forcella Grana Juribrutto (m 2300 - Gruppo di Cima Bocche).

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