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CENSO (m 1012)
Osservato dalla sponda orientale del lago di Idro, il monte Censo appare come una piramide dalla forma molto regolare piuttosto prominente sul sottostante specchio d’acqua. Si tratta in effetti di un punto panoramico di grande bellezza raggiungibile con il più semplice dei sentieri. La via normale appartiene infatti a quelle facili camminate che si prestano anche ai bambini permettendo di introdurre i nuovi al mondo dell’escursionismo; al tempo stesso il paesaggio è di grande suggestione, particolarmente in inverno quando la neve ricopre le cime circostanti. Tra i pregi di questo breve itinerario, che impegna per meno di mezza giornata, vi è infatti quello di poterlo eseguire anche nella stagione fredda, sempre ovviamente che non abbia appena nevicato. In compenso la via di salita è quasi per intero rivolta verso il sole di mezzogiorno il che garantisce il più delle volte una rapida scomparsa della neve. La salita è invece da evitarsi tra maggio e settembre per via della temperatura e dell’umidità troppo elevata. Dati tecnici: Partenza da Anfo – S.Petronilla (m 524): Difficoltà: E (Vai alla scala delle difficoltà). Segnaletica: totale. Dislivello assoluto: m 488. Acqua: assente. Accesso: Si risale partendo da Salò la Val Sabbia raggiungendo il lago di Idro in coincidenza del paese di Pieve Vecchia. Proseguiamo per alcuni chilometri lungo la sponda occidentale del lago sino ad Anfo. All’interno del centro abitato abbandoniamo la provinciale per volgere a sinistra su stretta stradina asfaltata con indicazioni per il Passo Baremone e il Passo Maniva. Risaliamo ripidamente sino a guadagnare la chiesetta di S.Petronilla (m 524) presso la quale troviamo le indicazioni relative al nostro sentiero. Le possibilità di parcheggio sono molto limitate: in mancanza di spazio si può partire direttamente da Anfo con un’aggiunta di meno di mezz’ora di cammino. Descrizione del percorso: Il sentiero, molto evidente e ben segnato (segnavia 433), sale nel bosco con una serie di tornanti che permettono di guadagnare comodamente quota. Alcune aperture verso destra permettono di osservare il sottostante paese di Anfo e il Lago di Idro. La facile salita volge verso sinistra guadagnando, sempre in discreta pendenza, un costone dal quale ci affacciamo verso ovest nella profonda valle boscata risalita dalla strada del Baremone; di fronte a noi osserviamo, per la prima volta, la sommità del Censo. Il sentiero mantiene per un breve tratto il filo del costone quindi resta sulla sinistra entrando in una piccola pineta. Poco oltre, un brusco tornante verso destra riporta in breve sul versante rivolto al lago con suggestivo panorama. Prosegue il sentiero, ben marcato e scavato nel fondo ghiaioso sino a guadagnare un bel poggio. Sulla destra, una breve digressione di pochi metri concede di salire sulla piccola sommità di un dosso: è una deviazione che consigliamo in quanto dal culmine arrotondato di questa piccola prominenza si gode un grande paesaggio sulla parte centrale del Lago di Idro con ben visibile la Rocca di Anfo, simbolo del sottostante paese. La sommità del Censo appare incombente e precipite mentre in realtà il sentiero di salita non opporrà alcun problema. Rientriamo a ritroso alla selletta riprendendo il sentiero segnato: saliamo diagonalmente penetrando per un breve tratto in una bella pineta. Subito al di sopra la boscaglia si fa più rada, quindi scompare lasciando spazio ad un bel sentierino panoramico su fondo erboso e ben battuto. Notiamo a destra alcune caratteristiche bancate rocciose quasi verticali che caratterizzano il versante sud orientale del monte Censo mentre alle nostre spalle è ben visibile il piccolo paese di Vesta sulla sponda orientale del Lago di Idro. A occidente il panorama è dominato dalle piccole Dolomiti Bresciane con la Cima di Meghé in primo piano a dare un sapore alpestre al paesaggio. Siamo ormai in vista della cima: saliamo sempre senza difficoltà sino ad un bivio segnato che permette, volgendo a sinistra, di raggiungere alcune fortezze che risalgono al tempo del primo conflitto mondiale. Nel nostro caso scartiamo questa opportunità per affrontare gli ultimi minuti di ascensione. Transitiamo presso un piccolo bivacco in muratura di solito chiuso nella stagione fredda per poi guadagnare la bianca croce che appariva già dal basso (libro di vetta) con grandioso panorama sul sottostante Lago di Idro e sul paese di Anfo. Non siamo in realtà ancora in cima: per raggiungere il punto più elevato appare evidente che dobbiamo proseguire lungo il sentierino che ricalca il filo del crinaletto. Si tratta degli ultimi minuti di cammino che concedono l’accesso all’ampia sommità del Censo (m 1012 – ore 1,20 da S.Petronilla – poco meno di 2 ore salendo direttamente da Anfo). Il panorama di vetta si affaccia verso settentrione in un nuova entusiasmante visione che si estende per la prima volta alla testata del Lago di Idro; notiamo il proseguo delle Valli Giudicarie in direzione di Tione di Trento apprezzando le evidenti forme glaciali della valle tanto più che lo stesso Lago di Idro è di origine glaciale. Notevole il paesaggio sulle montagne circostanti: verso occidente notiamo le sommità caratterizzate da affioramenti calcarei delle Piccole Dolomiti Bresciane con in primo piano la Cima di Meghé. Verso nordovest osserviamo i monti che sovrastano Bagolino mentre a settentrione, nei giorni sereni spiccano, a chiudere l’orizzonte, le forme rocciose delle Dolomiti di Brenta. Verso nord est, parzialmente occultate, si scorgono alcune elevazioni delle Alpi di Ledro. Il rientro avviene a ritroso godendo ancora una volta, in discesa, delle magnifiche viste sul sottostante lago.
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