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CATINACCIO D’ANTERMOIA (m 3004) - FERRATA OVEST
CATINACCIO D’ANTERMOIA (m 3004) - FERRATA EST
Gruppo
montuoso: Dolomiti – Gruppo del Catinaccio Ferrata Ovest: Grado di difficoltà globale: FACILE (Vai alla scala delle difficoltà). Difficoltà tecniche: 1 Esposizione: 1 Impegno fisico: 3 Ferrata Est: Grado di difficoltà globale: POCO DIFFICILE (Vai alla scala delle difficoltà). Difficoltà tecniche: 1 Esposizione: 2 Impegno fisico: 3
Dislivello assoluto: m 1044 (m 400 la sola ferrata) Tempo di
percorrenza: ore 6,45 globali (ore 1,30 la ferrata versante ovest – ore 1 la
discesa sulla ferrata versante est) Punti di
appoggio: Rif. Gardeccia – Rif. Vajolet – Rif. Preuss – Rif. Passo Principe
– Rif. Antermoia. Accesso: Da Pera di Fassa si sale con pulmino-taxi al Rif.Gardeccia (m 1960). Dal rifugio, con larga mulattiera saliamo, prima tra boscaglia di conifere quindi attraverso ghiaioni, sino al ripiano roccioso dove sorgono i rifugi Vajolet e Preuss (m 2243 – ore 0,45 dalla partenza). Proseguiamo lungamente, su sentiero tra balze erbose e detriti, sino alla marcata insellatura del Passo Principe (Grasleitenpass – m 2599) dove sorge l’omonimo piccolo rifugio (ore 2 dalla partenza). Descrizione della ferrata (versante ovest): Dal Passo Principe (cartelli - segnavia) saliamo in breve all’attacco della ferrata posto ai piedi della ripida parete di fronte al piccolo rifugio. Si risale un ripido canale di rocce e detriti che taglia diagonalmente la parte inferiore della montagna con funi metalliche praticamente continue. In breve guadagniamo l’esposta cengia che viene traversata con prudenza sino ad una ripida placca. La discendiamo con scaletta metallica (punto più difficile della via) per poi risalire con funi ad una sella (notare le splendide vedute sulla Val di Vajolet). La salita prosegue, meno esposta, sulla sinistra con lunghi tratti di sentiero alternati a brevi e facili gradoni ben attrezzati con funi. Siamo infine all’uscita della ferrata sulla cresta nord della cima. Con ampio semicerchio seguiamo il filo del crinale sino alla sommità prestando attenzione in quanto la cresta è ampia ma a tratti esposta e non assicurata. Dalla vetta (m 3004 – ore 1,30 da Passo Principe – ore 3,30 dalla partenza) godiamo di una vista immensa sui principali gruppi dolomitici e sulle vette ghiacciate delle Alpi Centrali e Orientali oltre al sottostante lago di Antermoia. Discesa sulla ferrata versante est: Si prosegue sulla cresta sud fino a scendere con roccette verso la lunga cengia obliqua che taglia marcatamente la montagna. Seguiamo la cengia assicurati con funi metalliche continue sino al ripido canalino che conduce al sottostante salto verticale. Lo discendiamo facilmente con un paio di scalette e con funi. Da notare lo splendido panorama in direzione del non distante Lago e rifugio di Antermoia. Per sentiero con brevi tratti attrezzati siamo infine all’attacco della via (m 2670 – ore 1 dalla sommità) per poi raggiungere, poco sotto, il sentiero segnato che unisce il Rif. Passo Principe al Rif.Antermoia. Rientro alla
partenza: Seguendo i
segnavia sulla destra risaliamo tra roccette e ghiaie al Passo di Antermoia (m
2770) dove torniamo ad affacciarci sulla Val di Vajolet. In ripida discesa
ritorniamo al Passo Principe (m 2599 – ore 1,45 dalla cima) da dove rientriamo
al Rifugio Gardeccia seguendo a ritroso il percorso d’andata (ore 1,30 da Passo
Principe – ore 6,45 complessive)
N.B
Possibile aggiunta al percorso: Raggiunto l’attacco della ferrata versante est (m 2670) è consigliabile, prima di risalire al Passo d’Antermoia, una deviazione allo splendido Lago d’Antermoia. Lo si raggiunge scendendo il facile sentiero segnato a sinistra, sino alla conca del lago. Si torna poi a ritroso proseguendo verso il Passo d’Antermoia come descritto sopra (calcolare in tutto un’ora in più) Osservazioni – Caratteristiche delle due ferrate: Due brevi ferrate prive di grosse difficoltà e adatte anche ai meno esperti. Le attrezzature sono più che sufficienti; qualche difficoltà la si può incontrare a inizio di stagione in presenza di eventuali residui di neve, particolarmente sulle cenge oblique del versante ovest.
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