Campanellino

Nome scientifico: Leucojum vernum L.     

Famiglia: Amaryllidaceae

Altri nomi comuni: Campanellino – Campanellini di primavera – Falso bucaneve – Campanelle comuni

Habitat naturale: Sottobosco umido, rive dei ruscelli, bordo di paludi o stagni; predilige le zone boscate piuttosto che quelle aperte. Presente da 0 a 1200 metri in tutto il nord Italia, in Toscana (bassa valle dell’Arno – zone di pianura della Toscana nord occidentale) e nelle Marche. Nonostante l’ampio areale di diffusione è una pianta non comune; particolarmente nelle aree pianeggianti del nord Italia è presente in modo discontinuo con areale che negli ultimi decenni si è fortemente ridotto: come tale è una pianta vulnerabile ad accentuato rischio d’estinzione che deve quindi essere protetta. Migliore la situazione nelle aree montuose particolarmente sulle Alpi e sull’Appennino ligure dove è presente con colonie particolarmente ricche.

Periodo di fioritura: Da febbraio ad aprile a seconda dell’altitudine; in montagna la fioritura è immediatamente successiva allo scioglimento della neve.

Descrizione della pianta: Pianta bulbosa perenne alta 20 – 30 cm, con foglie solo basali a forma di lamina. Queste sono leggermente canalate, di colore verde scuro e larghe 5 – 12 mm, d’aspetto molto lucido nella pagina superiore. Foglie e fusti fiorali sono avvolti alla base da una guaina bianco-traslucida per 3 – 5 cm circa. I fusti fiorali portano di solito un solo fiore pendulo (più raramente 2) a forma di campana con 6 tepali (3 esterni e 3 interni) di colore bianco con punteggiature verdi alle estremità del campanello.

Note: Pianta molto simile al Bucaneve (Galanthus nivalis L.): in effetti sono piante della medesima famiglia ed entrambe presentano fiori penduli. Nel caso del Bucaneve si hanno tuttavia 3 tepali mentre il campanellino, come suggerisce il nome, presenta fiori a forma di campanella. Il Leucojum vernum L. è una pianta velenosa per la presenza di Galanthamina, un alcaloide che può provocare reazioni come vomito, brividi, capogiri fino a turbe della coscienza, deve quindi essere evitato l’uso domestico.

Dove l’abbiamo osservata: Tutte le fotografie provengono dal comune di Sasso Marconi (circa m 150 metri - Appennino Bolognese).

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