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Nome scientifico: Polygala chamaebuxus L. Famiglia: Polygalaceae Altri nomi comuni: Poligala - Falso bosso – Bozzolina - Bosso nano. Habitat naturale: Piuttosto comune sulle Alpi, è meno presente sull’Appennino e del tutto assente nel meridione e sulle isole. Può essere osservato fra 300 e 2500 metri di quota. Predilige i pascoli aridi e le brughiere; talvolta è presente su terreno roccioso oppure nel sottobosco di conifere o nella boscaglia unitamente a rododendro e pino mugo. In ogni caso preferisce terreno calcareo. Periodo di fioritura: Tra marzo e giugno Descrizione della pianta: Piccolo arbusto ramoso perenne, sempreverde, con fusto legnoso alto solitamente tra 5 e 20 cm che può raggiungere al massimo i 40 cm. Le foglie sono verde scuro, di forma ovale o lanceolata, arrotondate all’apice, lunghe 15-30 mm e larghe 5-10 mm. I fiori (singoli o a coppie) sono profumati e presentano 5 sepali: tre piccoli ed esterni lunghi 3-5 mm e 2 interni più grandi (10-13 mm) a formare delle grandi ali ripiegate verso l’alto. Note: La pianta contiene salicilato di metile oltre a sostanze resinose e peptiche; può essere quindi utilizzata per le sue proprietà farmaceutiche per ottenere sciroppi espettoranti o come depurativo o diuretico. P.S Il nome Poligala significa “molto latte” in quanto nel medioevo si riteneva che la pianta favorisse la produzione di latte nelle gestanti. Dove l’abbiamo osservata: Tutte le fotografie provengono dalle Prealpi Bresciane; le prime due sono state realizzate in prossimità di Cima Crench a circa 750 m. di quota. La terza è stata ottenuta presso la cima di Punta Alta (m 900 - Prealpi Bergamasche). La quarta è stata scattata nella zona del lago d'Iseo lungo la cresta che dalla Croce di Pezzuolo conduce a Punta Almana a circa 1100 m. di quota.
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