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BECCA POUGNENTA (BECCA POUEGNENTA – m 2827)
Parliamo di una vetta non molto nota agli escursionisti ma priva, nella salita, di qualsiasi difficoltà. Ad essere molto conosciuto è invece il Lago di Arpy che si incontra lungo il tracciato di salita ed è uno degli specchi lacustri più belli della Valle d’Aosta. Altrettanto interessante è il passaggio presso il Lago di Pietra Rossa esteso per 0,09 kmq e profondo fino a 27 metri. Posto ad un’altitudine maggiore rispetto al Lago di Arpy, offre un ambiente alpino spettacolare essendo incastonato tra il Mont Colmet e la Becca Pougnenta, quest’ultima obiettivo della nostra salita. Il panorama di vetta offre una visione ravvicinata sul Gruppo del Monte Bianco nonché sui ghiacciai del Rutor. Nei giorni più tersi il panorama raggiunge in lontananza il Cervino e il Gruppo del Monte Rosa. Inutile dire che si tratta di un’escursione raccomandabile a partire da luglio in quanto la neve tende spesso a permanere nella frazione compresa tra i due laghi per via dell’esposizione settentrionale. L’escursione in breve: Colle San Carlo (m 1951) – Lago d’Arpy (m 2068) - Lago di Pietra Rossa (m 2569) – Col d’Ameran (m 2700) – Becca Pougnenta (m 2827) Dati tecnici: Partenza dal Colle San Carlo (m 1951): Difficoltà: E (Vai alla scala delle difficoltà). Segnaletica: totale. Dislivello assoluto: m 976. Acqua sul percorso: diversi torrenti a monte del Lago di Arpy. Accesso alla partenza: Partendo da Aosta prendiamo la SS 26. In alternativa, usando l’autostrada A5, usciamo a Morgex dopodiché procediamo sulla SS 26 per un km. All’altezza di una rotonda, volgiamo a sinistra passando sulla SR 47 con indicazioni per Arpy. Raggiungiamo il Colle di San Carlo (m 1951) dove lasciamo l’automobile in prossimità dell’Hotel Genzianella. I parcheggi tendono a riempirsi rapidamente trattandosi di una zona ad alto flusso turistico; si consiglia pertanto di raggiungere la partenza abbastanza presto. Descrizione del percorso: Di fronte al parcheggio troviamo, indicato dai cartelli, il sentiero n° 15 che si addentra in un bosco misto di larici e abeti. Il fondo appare molto comodo e adatto a tutti essendo le pendenze pressoché nulle. Dopo 15 minuti siamo ad un bivio ben segnalato dai cartelli. Il sentiero di destra conduce al Colle della Croce mentre nel nostro caso manteniamo la sinistra. In moderata pendenza guadagniamo in circa 50 minuti il bellissimo Lago d’Arpy (m 2068) che cominciamo a costeggiare sul lato sinistro. L’aggiramento dello specchio d’acqua ci porta sino al torrente immissario. Non lo scavalchiamo cominciando a risalirlo mantenendo la sua sinistra (destra orografica). A mezz’ora di distanza dal lago il sentiero raggiunge un tratto in falsopiano tra frazioni prative e pietraie (ore 1,20 dalla partenza). Subito oltre riprende la salita con il sentiero sempre ben evidente e a tratti palesemente artefatto. La vegetazione scompare progressivamente lasciando spazio ad un ambiente d’altitudine caratterizzato da pendii detritici o rocciosi. Si apre alle spalle la vista sul Gruppo del Monte Bianco. Scavalchiamo diversi torrenti e ammiriamo alcune cascate prestando la debita attenzione ad alcuni passaggi su roccette resi scivolosi dall’abbondanza di acque. Il tracciato guadagna il costone che trattiene il Lago di Pietra Rossa e che raggiungiamo pressoché in piano (m 2569 – ore 2,30 dalla partenza). Il sentiero segnato volge, indicato dai cartelli (segnavia n°19), verso sinistra con la piramide rocciosa della Becca Pougnenta già visibile e una caratteristica sequenza di guglie rocciose a sovrastare il Col d’Ameran. In salita moderata tagliamo gli ultimi prati d’altitudine passando su sfasciumi dove la giusta direzione è indicata da ometti di sassi e frecce in vernice gialla. Accediamo in ultimo al Col d’Ameran (m 2700) dove la vista si apre in direzione del Monte Paramont mentre alle spalle il paesaggio è sempre dominato dal Lago di Pietra Rossa sovrastato dal Monte Colmet. Volgiamo decisamente verso sinistra rimontando le pendici meridionali della Becca Pougnenta. L’angolazione permette di scorgere per la prima volta i ghiacciai del Rutor. Il sentiero resta ben evidente con un breve passaggio di qualche metro su detrito mobile in coincidenza di un pendio un po’ più ripido. Subito oltre riprende il normale sentiero che conduce direttamente al punto più alto (m 2827 – ore 1 dal Lago di Pietra Rossa – ore 3,30 dalla partenza). Spettacolare nei giorni sereni il paesaggio di vetta ammirando nei particolari il Massiccio del Monte Bianco mentre più distanti appaiono il Grand Combin, il Cervino e il Monte Rosa. Sotto la verticale notiamo i paesi del fondo valle mentre verso meridione si ripete la visione del Rutor. La particolare angolazione permette inoltre di scorgere il Lago d’Arpy. Il rientro avviene a ritroso per un totale di 6 ore circa di marcia (complessivamente 16 km).
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