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Nome scientifico: Himantoglossum robertianum (Loisel.) P.Delforge 1999 (Sinonimi: Barlia robertiana (Loisel.) Greuter 1967 – Orchis robertiana Loisel.1807 – Loroglossum longibracteatum Moris & Ardoino – Orchis longibracteata Biv. - Aceras longibracteatum (Biv.) Rchb. Fil.) Famiglia: Orchidaceae Altro nome comune: Orchidea di Robert Habitat naturale: Cespugli, prati, garighe, boschi termofili, scarpate, bordi delle strade da 0 a 1000 metri. Presente in Italia in tutte le regioni tranne Valle d’Aosta, Trentino Alto Adige, Friuli Venezia Giulia, Marche, Umbria, Lazio, Abruzzo e Molise. Nonostante l’ampio areale presenta stazioni sempre molto localizzate spesso con pochissimi esemplari. Appare comunque più frequente al sud, sulle isole, nella Liguria Occidentale e in Toscana. Periodo di fioritura: Da dicembre ad aprile. E’ una delle orchidee più precoci: nelle aree mediterranee può fiorire già a dicembre. Descrizione della pianta: Pianta erbacea perenne alta 25 – 80 cm con fusto grosso e robusto, violaceo nella parte superiore. Le foglie, da 5 a 10, sono di forma ovata-oblunga, lucide, con le inferiori più grandi: più in alto divengono più piccole con le ultime guainanti. Sono presenti grandi brattee fogliacee di colore viola con le inferiori più lunghe dei fiori. L’infiorescenza è densa e di forma cilindrica con numerosi fiori (solitamente fra 20 e 60). I sepali e i petali sono raccolti a formare un elmo. Il labello è pendente, piano, profondamente trilobato, con lobi laterali falciformi a bordi esterni ondulati. Il lobo centrale è più lungo dei laterali ed è a sua volta diviso in due lobuli ottusi e divergenti. La colorazione è variabile con zona basale e centrale bianca mentre verso l’esterno diviene violacea - purpurea, più di rado verdastra. Sono frequenti macchie e striature porporine. Lo sperone è corto e tozzo. Note: Il nome del genere è dedicato al botanico francese G.B.Barla (1817-1896) mentre il nome specifico è dedicato a G.N.Robert (1776-1857), anch’esso botanico francese. L’impollinazione della pianta è in prevalenza entomofila (bombi). E’ da ritenersi una pianta minacciata per via del suo aspetto molto appariscente. Dove l’abbiamo osservata: La sottostanti fotografie sono state realizzate in Val d’Aneva (circa m 500 – Appennino Bolognese).
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