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Nome scientifico: Tephroseris balbisiana (DC.) Holub. (Sinonimi: Senecio balbisianus DC.) Famiglia: Asteraceae Altri nomi comuni: Senecio di Balbis Habitat naturale: Megaforbieti, cespuglieti, boscaglie umide da 400 a 2200 metri. Cresce su tutti i substrati pur privilegiando i terreni a debole reazione acida. Subendemismo con areale frammentato in 3 nuclei separati. Il principale è posizionato tra la Alpi Marittime e le Alpi Liguri settentrionali con baricentro nel versante italiano (Alta Val Tanaro, Val Pesio, Val Vermenagna, Valle Gesso). Un secondo nucleo con poche stazioni è posizionato nel settore meridionale della Alpi Cozie (Alta Valle del Po tra Crissolo e il Colle delle Porte). Il terzo nucleo interessa l’Appennino Ligure occidentale con poche stazioni molto vicine fra loro (Masone, Passo del Turchino, Bric del Dente), Le regioni interessate dalla sua presenza sono pertanto il Piemonte e la Liguria. Periodo di fioritura: Da maggio a luglio Descrizione della pianta: Pianta erbacea perenne alta 30 – 120 cm con stelo cavo ed eretto molto robusto (10 – 18 mm di diametro) in alto peloso per peli ragnatelosi, subglabro o con pochi peli sparsi nella parte inferiore. Gli esemplari posizionati su terreni molto umidi sono in genere meno pelosi di quelli che vegetano su fondo relativamente asciutto. Al pari dello scapo, anche le foglie presentano pelosità crescente procedendo dalle foglie basali verso quelle caulinari superiori. La lamina delle foglie basali presenta forma ovata oppure ovato-ellittica con apice arrotondato e si contrae bruscamente in un picciolo con ali. Il margine appare crenato o grossolanamente dentato con denti ottusi. Le foglie cauline inferiori sono simili alle basali mentre le caulinari mediane presentano lamina ovata oppure ovato-lanceolata; le foglie superiori sono lanceolato-acuminate, sessili, con margine intero e sono semiabbraccianti il fusto. I fiori sono raccolti in un corimbo ombrelliforme con 9 – 30 elementi, raramente meno. Ciascun capolino è portato da un peduncolo lungo 15 – 50 mm con involucro emisferico coperto da peli ragnatelosi. Sono presenti squame lineari ed acuminate con bordo membranoso bruno-rossastro e sezione centrale erbacea. I fiori esterni sono femminili, lingulati, di colore giallo intenso, con corolla a tubo cilindrico lunga circa 4 mm, un breve stilo (circa 1 mm) e con ligula lineare lunga circa 15 mm, arrotondata all’apice o con 2 – 3 dentelli irregolari. I fiori del disco sono ermafroditi, tubulosi, con tubo lungo 7 mm suddiviso all’apice in 5 lobi e cono stilo analogo a quello dei fiori ligulati anche se vistosamente più lungo. Note: Nella zona del Pizzo d’Ormea e in altri settori delle Alpi Marittime e Liguri sono presenti popolazioni con esemplari di dimensione ridotta (meno di 40 cm) che rientrano nella variabilità della specie. Tephroseris balbisiana si distingue con relativa facilità dalle altre congeneri per via della taglia elevata e per il picciolo fogliare con ala poco sviluppata. Dove l’abbiamo osservata: Le fotografie sono state realizzate poco a valle di S.Anna di Vinadio (m 1900 – Alpi Marittime).
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