Pinguicola di Maria

Nome scientifico: Pinguicula mariae Casper

Famiglia: Lentibulariaceae

Habitat naturale: Rupi calcaree stillicidiose da 250 a 1200 metri. Endemismo in senso stretto delle Alpi Apuane. La specie è pertanto presente solo nelle province di Lucca e di Massa Carrara (Toscana).

Periodo di fioritura: Aprile e maggio

Descrizione della pianta: Pianta erbacea perenne alta 5 – 13 cm con rosetta basale di foglie ovato-lanceolate, talvolta lievemente rossastre, appressate al suolo e più o meno revolute ai margini. Gli scapi, in numero compreso tra 1 e 3, sono eretti e coperti di ghiandole stipitate; portano ciascuno un solo fiore di colore blu-violetto con lungo sperone sottile, rettilineo o lievemente incurvato verso il basso. La corolla, con diametro di 2 – 3,5 cm, presenta un labbro superiore bilobato e uno inferiore trilobo con petali in genere non sovrapposti. Nel lobo mediano del labbro inferiore è presente una grande macula biancastra a forma di goccia che si origina all’interno della fauce.

Note: Pinguicula mariae è una delle poche piante carnivore presenti sul territorio italiano; le foglie sono infatti viscide per la presenza di ghiandole peduncolate osservabili sulla pagina superiore; esse emettono una sostanza vischiosa destinata alla cattura di piccoli insetti. Sono inoltre presenti altre ghiandole sessili che producono enzimi digestivi che entrano in azione assimilando i composti azotati derivanti dalle piccole prede. Come tutte le congeneri anche Pinguicula mariae forma in inverno un hibernaculum cioè una rosetta compatta in grado di resistere alla siccità e al gelo intenso. Tra marzo e aprile gli hibernacula si aprono generando in poco tempo la rosetta vegetativa quindi, dopo circa un mese, si ha la fioritura. Nelle Alpi Apuane è presente anche Pinguicula apuana dalla quale Pinguicula mariae si distingue per la corolla molto più ampia (angolo di 120° - 180° tra il labbro inferiore e quello superiore). Un altro elemento distintivo è dato dalla macula bianca che, in Pinguicula mariae, appare a forma di goccia avendo origine all’interno della fauce; la capsula è inoltre di forma sferica anziché ovoide.

Dove l’abbiamo osservata: Le fotografie sono state realizzate a breve distanza da Vergemoli lungo la strada che da Gallicano conduce a Fornovolasco (m 400 – Alpi Apuane).

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