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Nome scientifico: Pedicularis recutita L. Famiglia: Scrophulariaceae Altro nome comune: Pedicolare troncata Habitat naturale: Pascoli freschi, bordo dei torrenti, sorgenti, cespuglieti subalpini, praterie rase anche rocciose, vegetazione d’alte erbe (megaforbieto) da 1200 a 2400 metri. Endemismo dell’arco alpino nel complesso raro segnalato in Italia in Piemonte, Valle d’Aosta, Lombardia, Trentino Alto Adige, Veneto e Friuli. Al di fuori del territorio italiano la specie è segnalata in Francia (Savoia e Alta Savoia), in tutti i cantoni della Svizzera, in Austria e in Slovenia. Periodo di fioritura: Da giugno ad agosto Descrizione della pianta: Pianta erbacea perenne alta 20 – 50 cm con grosse radici carnose che si distribuiscono a raggiera cercando di raggiungere quelle di altre specie per succhiarne la linfa. Si tratta quindi di una specie parassita. Il fusto è eretto, glabro, in genere lucido e spesso arrossato. Le foglie basali, lunghe 8 – 10 cm e larghe circa 1 cm, sono pennatosette con segmenti profondamente dentati e superficie subglabra. Le foglie cauline sono alterne, simili alle basali ma progressivamente ridotte. L’infiorescenza è una densa spiga cilindrica o piramidale più o meno troncata con fiori subsessili. Alla base dei fiori sono presenti brattee fogliacee simili alle foglie superiori. Il calice è a tubo lungo 5 mm e largo 3 mm con 5 denti triangolari interi lunghi appena 1 mm. La corolla presenta labbro superiore a forma di cappuccio arrotondato più grande di quello inferiore che presenta tre lobi più o meno uguali. Il colore della corolla è bruno-purpureo all’apice, più chiaro inferiormente. Sono presenti stami uniti da una stretta peluria che sporgono dalla fauce. Note: Il nome generico Pedicularis deriva dal latino con il significato di “pidocchio” per la convinzione che la pianta sia in grado di debellarli. Secondo il botanico e teologo John Ray (1627 – 1705) il nome del genere deriva dal fatto che le specie che lo compongono presentano rugosità simili a pidocchi. L’epiteto specifico “recutita” deriva dal latino “recutitum” con il significato di “circonciso, scorticato, troncato” forse in riferimento all’aspetto delle parti apicali riflesse dei fiori. L’impollinazione della specie è entomogama (ad opera di insetti). E’ da segnalare una certa variabilità della specie che può presentare tubo del calice glabro o con peli sparsi sulle nervature. Nella Carnia si segnalano popolazioni con nervature densamente pelose. La corolla può talvolta essere rosata. E’ possibile la confusione con Pedicularis verticillata che si distingue tuttavia per le foglie cauline verticillate anziché alterne. Dove l’abbiamo osservata: Le fotografie sono state realizzate lungo il sentiero che risale la Val dei Meda tra località Jigolé e il Monte Le Saline (m 2300 – Dolomiti – Gruppo Marmolada e Cima Uomo).
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