Nome scientifico: Anacamptis palustris (Jacq) R.M.Bateman, Pridgeon & M.W.Chase (Sinonimi: Orchis palustris Jacq. 1786 – Orchis laxiflora subsp. palustris (Jacq) W.D.J Koch – Orchis mediterranea Guss.)

Famiglia: Orchidaceae

Altro nome comune: Erminio

Habitat naturale: Luoghi paludosi o molto umidi, acquitrini salmastri, in piena luce, da 0 a 500 metri. E’ presente in parecchie regioni italiane tuttavia è sempre molto localizzata e in forte regresso per la scomparsa del suo habitat. E’ segnalata in Friuli, Veneto, Emilia Romagna, Toscana, Lazio, Abruzzo, Campania, Puglia e Basilicata.

Periodo di fioritura: Da aprile a giugno

Descrizione della pianta: Pianta erbacea con rizotuberi rotondeggianti alta 20 – 60 cm. Il fusto è slanciato e robusto, scanalato, violaceo alla sommità e verde alla base. Le foglie, in numero compreso fra 3 e 5, sono distribuite lungo il fusto e presentano lamina lanceolata terminante a punta. Sono presenti brattee lanceolate lunghe più o meno come l’ovario di colore verdastro con sfumature violacee o rossastre. L’infiorescenza è cilindrica, allungata, con 4 – 30 fiori di colore compreso tra il rosato, il porporino e il violetto. I sepali laterali sono ovali, allungati ed eretti con petali e sepalo mediano uniti tra loro a formare un casco che cinge il labello. Il labello è trilobato con lobo mediano più lungo dei laterali, talvolta bifido e con striscia centrale più chiara con punti violacei. Lo sperone è robusto, orizzontale o leggermente ascendente, arrotondato all’apice. Il ginostemio è corto con antera violacea e masse polliniche verdastre.

Note: E’ specie fortemente minacciata d’estinzione per la scomparsa dei suo habitat (luoghi umidi o paludosi). Anacamptis palustris è inclusa nel Libro Rosso delle Piante d’Italia come vulnerabile. Impollinata da imenotteri del genere Bombus, appare molto simile ad Anacamptis laxiflora dalla quale si distingue per il labello largo quanto lungo, per il lobo mediano del labello più lungo dei laterali e per il colore più chiaro dei fiori

Dove l’abbiamo osservata: Le fotografie sono state realizzate nella palude del Bardello (m 5 – Provincia di Ravenna).

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