Orchidea bruciacchiata

Nome scientifico: Neotinea ustulata (L.) R.M.Bateman, Pridgeon & M.W.Chase (Sinonimi: Orchis parviflora Wildd.)

Famiglia: Orchidaceae

Altri nomi comuni: Orchidea strinata – Orchidea bruciata

Habitat naturale: Pascoli magri, macchie, cespuglieti, boscaglie da 0 a 2100 metri. Presente in Italia in tutte le regioni tranne in Sicilia e in Sardegna. Nonostante il vasto areale è pianta per ampi tratti rara. Appare più frequente in montagna.

Periodo di fioritura: Da aprile a luglio a seconda della quota.

Descrizione della pianta: Pianta erbacea perenne alta 10 – 30 cm con fusto eretto e robusto. Le foglie basali sono lanceolate, di colore verde grigiastro, riunite in rosetta. Le foglie cauline, di dimensioni più ridotte, sono guainanti fin quasi all’infiorescenza.  

L’infiorescenza è data da una spiga densa e compatta, dapprima conica quindi cilindrica all’avanzare della fioritura e infine arrotondata, di colore purpureo all’apice. Sono talvolta presenti fiori basali separati. I fiori presentano 3 tepali esterni di colore bruno scuro che formano un cappuccio semisferico; i 3 tepali inetrni sono più brevi e di colore rosa violaceo. Il labello è trilobato, più lungo che largo, di colore bianco con poche appariscenti macchie purpuree. Il lobo mediano è a sua volta bipartito con piccola appendice dentiniforme fra i due lobi. Lo sperone, di forma cilindrica e di colore biancastro, è lungo circa un terzo dell’ovario ed è leggermente ricurvo verso il basso.

Note: Come tutte le piante delle famiglia delle Orchidaceae è protetta in modo assoluto nell’ambito dell’intero territorio nazionale. L’appellativo “ustulata” deriva dal latino “ustulatus” ovvero “torrefatto” o “bruciato” a indicare la colorazione bruno scura dell’infiorescenza all’inizio dell’antesi. Sono presenti brattee lanceolate di poco più corte dell’ovario e di colorazione variabile tra il rosa e il porporino con riflessi verdastri. Dopo la germinazione del seme, Neotinea ustulata impiega non meno di 14 anni prima di fiorire. L’impollinazione avviene ad opera di Ditteri Tachinidae e Coloeotteri. La specie presenta scarsa variabilità.

Dove l’abbiamo osservata: Tutte le fotografie sono stare realizzate nell’ambito dei Monti Sibillini (Appennino Umbro Marchigiano) nei prati aridi poco a valle della Forca di Presta, a circa 1500 metri di quota.

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