|
|
Nome scientifico: Anacamptis laxiflora (Lam.) R.M.Bateman, Pridgeon M.W.Chase (Sinonimi: Orchis laxiflora Lam. – Orchis ensifolia Villars – Orchis laxiflora subsp. ensifolia (Villars) Ascherson et Graebner – Orchis palustris subsp. laxiflora Friedrichsthal) Famiglia: Orchidaceae Altri nomi comuni: Galletto di palude – Galletti - Orchide palustre Habitat naturale: Prati umidi, luoghi paludosi, acquitrini, sponde di corsi d’acqua da 0 a 1400 metri. Presente in tutte le regioni italiane tranne in Valle d’Aosta e in Trentino Alto Adige. Nonostante l’ampia presenza è in forte regresso e deve essere tutelata. Periodo di fioritura: Da aprile a giugno Descrizione della pianta: Pianta erbacea alta 20 – 80 cm con fusto eretto sottile, glabro, angoloso, soffuso di violetto nella parte superiore, verde nella parte inferiore. Le foglie sono di colore verde pallido; le caulinari avvolgono il fusto mentre le basali raggiungono i 25 cm di lunghezza; presentano forma lineare oppure lineare-lanceolata e sono in genere canalicolate con nervature nella pagina inferiore. L’infiorescenza è lassa ed allungata, a spiga cilindrica, con 3 – 20 fiori sessili distanziati di colore violetto oppure porpora-violaceo. Il labello è più largo che lungo, pendulo, trilobato, con il lobo mediano più breve dei laterali (talvolta addirittura nullo) bianchiccio centralmente o, raramente, punteggiato con tenui macchioline violette. I lobi laterali, come anticipato, sono più lunghi, ripiegati longitudinalmente verso il pedicello e più o meno crenati. Sono presenti brattee verdastre appena più lunghe dell’ovario, di forma lanceolata, con 5 – 8 nervature e di colore verdastro, soffuse di violetto. I due tepali esterni sono di forma ovato-triangolare, ottusi, rivolti all’indietro mentre quelli interni sono minori, ripiegati in avanti a formare un cappuccio assieme al tepalo mediano esterno. Lo sperone è lungo 10 – 20 mm ed è ascendente, cilindrico, ottuso o leggermente bifido alla sommità. Note: Pianta in forte riduzione a causa del prosciugamento, del drenaggio o del danneggiamento delle zone paludose che predilige. L’impollinazione è entomofila, ad opera di Imenotteri del genere Bombus. Anacamptis laxiflora è molto simile ad Anacamptis palustris tuttavia si distingue da quest’ultima per la colorazione più scura dei fiori e per il lobo mediano più corto dei laterali. Anacamptis laxiflora si ibrida facilmente con altre congeneri quali A. pyramidalis, A. coriophora, A.morio, A. papilionacea, ma anche con Serapias lingua, Serapias vomeracea e Serapias cordigera. Il nome “laxiflora” deriva dall’infiorescenza a fiori lassi ovvero radi. Sono stati descritti esemplari a fiori completamente bianchi (forma apocromatica). Dove l’abbiamo osservata: Tutte le fotografie sono state realizzate a monte di Torri del Benaco nella zona umida di Val Magra presso Albisano (circa m 250 – Gruppo del Monte Baldo)
|