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Nome scientifico: Orchis spitzelii Saut. Ex W.D.J.Koch (Sinonimo: Orchis patens subsp. spitzelii (Saut.) Á.Löve & Kjellqvist) Famiglia: Orchidaceae Habitat naturale: Pascoli montani sassosi, praterie, boschi radi, in presenza di cespugli nani d’alta quota (ginepro, pino mugo, erica) su fondo calcareo da 700 a 2100 metri. Segnalata in Italia in poche stazioni in Trentino Alto Adige, Friuli, Marche, Lazio, Abruzzo e Basilicata. Di recente scomparsa in Lombardia. Anche a livello europeo l’areale è molto frammentato con stazioni montane isolate che vanno dal Nordafrica (Marocco e Algeria) attraverso Spagna, Francia (anche in Corsica), Svizzera, Italia, Austria, Balcani, Grecia, Turchia, Libano e Caucaso con areali disgiunti in Svezia (Isola di Gotland) e Repubblica Ceca. E’ pianta nel complesso molto rara con areale di distribuzione caratterizzato da stazioni distanti fra loro; la presenza di popolazioni non più geneticamente in contatto fra loro ma con differenze non così rilevanti lascia supporre che la specie fosse un tempo estesa in un’area molto più ampia mentre oggi restano solo areali relitti. Periodo di fioritura: Da maggio a luglio Descrizione della pianta: Pianta erbacea perenne slanciata alta 15 – 50 cm con 2 rizotuberi globosi-allungati con diametro intorno ai 6 cm. Il fusto è eretto, cilindrico, glabro, di colore verde scuro alla base, porporino nella parte superiore. Le foglie basali, in numero compreso fra 3 e 5, sono raccolte in una rosetta e sono lucide, senza macchie, di colore verde chiaro, oblanceolate, con le interne erette intorno al caule e sormontate da 1 – 3 foglie cauline più piccole guainanti il fusto nella parte inferiore. I fiori sono raccolti in infiorescenze subcilindriche dense e lasse con 8 – 25 elementi. Sono presenti brattee fiorali membranacee di colore rosso violetto lineari, con 1 – 3 nervature, le inferiori lunghe come l’intero fiore e le superiori lunghe come l’ovario. I sepali sono concavi, di colore verde porporino sulla faccia esterna, verde oliva con macchioline violacee sulla faccia interna; i due laterali sono eretti, patenti e ottusi con 2 – 3 nervature mentre quello centrale è ottuso, lanceolato e diretto in avanti. I petali sono più piccoli dei sepali e più chiari. Il labello è trilobato, molto convesso, di colore compreso tra il rosa e il viola con piccole macchie violacee papillose; i 2 lobi laterali sono brevi, arrotondati o troncati, con denticolatura irregolare al margine mentre il lobo centrale è a sua volta bilobo con margine frastagliato. Lo sperone è conico-cilindrico, ad andamento discendente e di colore roseo o roseo porporino. Note: Il nome specifico della specie ricorda Anton von Spitzel (1807-1853), il forestale che nel 1835 scoprì per la prima volta la specie nel Salisburghese (Austria). Orchis spitzelii è specie molto rara inserita nella Lista Rossa Nazionale delle specie a rischio d’estinzione. Recenti ricerche evidenziano il forte regresso della specie sul territorio con parecchie stazioni scomparse ed altre assai ridotte. Le particolari condizioni ambientali necessarie alla sua crescita e il carattere relittuale della specie rende molto improbabile la sua ricomparsa negli areali ove si è estinta: minacciata di estinzione è pertanto una specie che necessita di protezione totale per mantenere le popolazioni sopravvissute. E’ una specie che non produce nettare ma che attira ugualmente gli insetti impollinatori (soprattutto Bombus sp.e Psithyrus sp.) grazie all’aspetto appariscente della sua infiorescenza. Dove l’abbiamo osservata: Le fotografie sono state realizzate nel Vallone di Vradda, lungo la via normale al Monte Camicia (m 2080 – Gran Sasso d’Italia - Appennino Abruzzese).
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