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Nome scientifico: Herminium monorchis (L.) R.Br. 1813 (Sinonimi: Ophrys monorchis L. – Herminium clandestinum Gren & Godr. – Epipactis monorchis (L.) F.W.Schmidt – Orchis monorchis (L.) Crantz) Famiglia: Orchidaceae Altro nome comune: Erminio Habitat naturale: Ambienti prativi o pascolivi, paludi, sorgenti, boschi di conifere e latifolie, zone pietrose, in preferenza su substrato calcareo, da 0 a 1700 metri. E’ ritenuta un relitto glaciale e in Italia è assai rara con poche stazioni sulle Alpi (Liguria, Piemonte, Lombardia, Trentino Alto Adige, Veneto e Friuli), una stazione in Toscana sulle Alpi Apuane (Torbiera di Fociomboli) e altre in Basilicata (Appennino Lucano). Non riconfermate le stazioni in Valle d’Aosta, Emilia Romagna e Campania. In generale è una specie in forte rarefazione per la scomparsa dei suoi habitat preferenziali. Periodo di fioritura: Da maggio a luglio Descrizione della pianta: Pianta erbacea con un solo rizotubero stolonifero che dopo la fioritura sviluppa nuovi tuberi all’apice di lunghi stoloni ipogei; la propagazione avviene quindi in prevalenza per via vegetativa dando origine ad estesi gruppi di piante. In generale è pianta poco appariscente con fusto verde chiaro striato, gracile e scanalato alto 7 – 25 cm con alla base una o due guaine tubolari. Le foglie sono prevalentemente basali, in genere 2, più raramente 3 o 4, con lamina lanceolato - ovale, diseguali, lunghe 4 – 10 cm e larghe 6 – 12 mm con nervature parallele disposte longitudinalmente. Sono presenti una o due foglie cauline bratteiformi. L’infiorescenza è multiflora in spiga allungata e gracile con 7 – 40 piccoli fiori lunghi 3 – 5 mm di colore giallo – verdastro, penduli, semichiusi, profumati di miele e accompagnati da brattee subuguali all’ovario. Il perianzio presenta 3 tepali esterni ottusi, conniventi a campana con i 3 interni più stretti e lunghi degli esterni. Il labello è giallastro, trilobato, lungo 3 – 5 mm, con fossetta nettarifera alla base e con lobo mediano intero lungo il doppio dei laterali. Lo sperone è assente oppure è brevissimo. Il ginostemio è breve con ovaio sessile piegato all’apice ad angolo retto. Note: Il nome specifico “monorchis” deriva dal greco “un solo tubero” ed è riferito al fatto che alla fioritura è presente un unico rizotubero. La specie è ben stabilizzata con variabilità minima nelle dimensioni e nella forma delle foglie e dei tepali. Come tutte le specie appartenenti alle Orchidaceae è pianta protetta dalla convenzione di Washington. La riproduzione avviene in prevalenza per via vegetativa (stoloni); meno di frequente avviene per via sessuata grazie all’impollinazione degli inetti pronubi. La germinazione dei semi è tuttavia condizionata alla presenza di funghi specifici. Herminium monorchis si ibrida con Pseudorchis albida originando xPseudinium aschersonianum (Brügger & Kill) P.F.Hunt (1971). Specie somigliante è Chamorchis alpina (L.) Rich. la quale tuttavia presenta 2 rizotuberi oblunghi, 6 – 10 foglie lineari – scanalate e una spiga con 6 – 14 fiori giallo – verdastri, porporini sui tepali esterni e con labello giallo pendente. Dove l’abbiamo osservata: Le fotografie sono state realizzate nella torbiera di Fociomboli, unica stazione segnalata in Toscana (m 1150 – Alpi Apuane).
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