Nome scientifico: Ophrys scolopax subsp. vetula (Risso) Kreutz 2004 (Sinonimi: Ophrys vetula Risso 1844 – Ophrys scolopax var. atropos Barla 1868 – Ophrys atropos (Barla) B.D.Jackson 1894)
Famiglia: Orchidaceae
Habitat naturale: Uliveti, garighe, luoghi incolti su substrato calcareo da 0 a 1100 metri, più frequente alle basse quote. Endemismo ligure-provenzale presente in Italia per lo più nell’imperiese (Ventimiglia).
Periodo di fioritura: Da aprile a giugno
Descrizione della pianta: Pianta erbacea perenne alta fino a 40 cm robusta e compatta. L’infiorescenza presenta fino a 10 fiori con sepali ovato-lanceolati di colore rosato con nervatura mediana verde. I petali sono triangolari e pubescenti di colore compreso tra il rosato e il rosso. Il labello è globoso, di colore bruno scuro, nettamente convesso più trasversalmente che longitudinalmente e con bordi rivolti all’indietro. La macula è semplice, glabra, di colore grigio-violetto e con bordo bianco-giallastro che spesso con le sue ramificazioni circoscrive tre ocelli scuri. Sono presenti gibbosità molto pronunciate, ricoperte di lunghi peli all’esterno, glabre, verdi e brune internamente. L’appendice è molto appariscente, tridentata, di colore giallo verdastro e per lo più rivolta in avanti. Il campo basale presenta il medesimo colore del labello oppure è più chiaro, con linea perimetrale chiara. La cavità stigmatica è bruno-verdastra delimitata in basso da una linea scura. Sono presenti pseudo-occhi verde scuro mentre il gimnostenio presenta becco corto che forma un angolo ottuso con il labello.
Note: A questo taxon sono da riferire le passate segnalazioni di Ophrys scolpax relative alla Liguria Occidentale. Spostandosi verso oriente si manifesta l’influenza di Ophrys holosericea subsp. appennina con popolazioni che presentano caratteristiche intermedie tra le due specie (ad es. presso Diano Marina e nel savonese).
Dove l’abbiamo osservata: Le fotografie provengono tutte dalla provincia di Imperia; la prima è stata realizzata presso Apricale, la seconda e la terza presso Camporosso e l’ultima nei dintorni di Perinaldo (Alpi Liguri).
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