Minuartia graminifoglia

Nome scientifico: Minuartia graminifolia subsp. rosani (Ten.) Mattf. (Sinonimi: Arenaria graminifolia Ard. - Arenaria rosani Ten. – Alsine rosani (Ten.) Guss.)

Famiglia: Caryophyllaceae

Altri nomi comuni: Minuartia di Rosano – Minuartia a foglie di gramigna

Habitat naturale: Fessure delle rocce, luoghi rocciosi, sempre su substrato calcareo da 700 a 2500 metri. Nell’Appennino Centrale è stata trovata in varie esposizioni mentre in Sicilia solo in stazioni rivolte a settentrione. Endemismo dell’Appennino Centro Meridionale presente in Lazio, Abruzzo, Molise, Campania e Sicilia. Non più ritrovata in Basilicata.

Periodo di fioritura: Da giugno ad agosto

Descrizione della pianta: Pianta erbacea perenne densamente cespitosa completamente coperta da peli ghiandolari lunghi 0,15 – 0,70 mm. I fusti sono legnosi, avvolti tra resti di foglie morte e terminanti in una rosetta di foglie verdi. Sono presenti rami fioriferi ascendenti alti 2 – 24 cm. Le foglie basali hanno aspetto graminoide e sono larghe 1,5 – 2 mm mentre le foglie cauline hanno lamina da lineare ad ovata senza apice acuto. Le infiorescenze presentano 3 – 13 fiori con 5 petali bianchi più lunghi dei sepali; questi ultimi sono lunghi 6 – 8 mm. Vi sono brattee con lunghezza pari a due volte la loro larghezza.

Note: Sono presenti in Italia altre due sottospecie:

1) la subsp. graminifolia con foglie basali più rigide e larghe appena 1 mm e con foglie cauline più strette e ad apice acuto. L’infiorescenza è formata da 2 – 6 fiori e i sepali sono più lunghi (8 – 11 mm).

2) la subsp. clandestina (Port.) Mattf. che si distingue per l’assenza di peli ghiandolari. Talvolta peli possono comparire limitatamente ai peduncoli e in modo sparso sulle foglie basali. Le foglie sono più strette e brevi.

Dove l’abbiamo osservata: Tutte le fotografie sono state realizzate presso Rocca Calascio (m 1500 – Appennino Abruzzese).

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