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Nome scientifico: Monotropa hypopitys L. Famiglia: Ericaceae Habitat naturale: Boschi di conifere e latifoglie (faggete) su suolo umido e ombroso da 350 a 1700 metri. Presente in tutte le regioni d’Italia. Periodo di fioritura: Da giugno ad agosto Descrizione della pianta: Pianta erbacea perenne parassita sapro-micotrofica priva di clorofilla alta 10 – 30 cm con rizoma strisciante coralloide, carnoso ed intricato. Lo scapo è semplice e ceroso, più o meno ghiandoloso, solitamente giallo o più raramente rossastro; è coperto da foglie sessili a forma di squama più fitte alla base di forma ovata, intere ed alterne. L’infiorescenza è raccolta in un racemo unilaterale dapprima pendulo quindi eretto con 6 – 18 fiori posti su un corto peduncolo con lieve profumo di vaniglia. La corolla, a forma di campana con base gibbosa, è formata da 4 – 5 petali giallastri lunghi 7 – 12 mm, con lamina oblunga o oblungo-spatolata, con crenulatura irregolare al margine. Sono presenti 8 – 10 stami e uno stilo peloso con stigma diviso in 5 lobi. Note: Il nome del genere deriva dal greco “monos” cioè “unico” o “solo” e da “trépo” ovvero “voltare” o “girare” in riferimento ai fiori in quanto rivolti verso lo stesso lato. Il nome specifico deriva anch’esso dal greco “hypo” cioè “sotto” e “pitys” che significa “pino”, ad indicare l’habitat preferito della specie. Possibile confusione con Monotropa hypophegea Wallr. che si distingue in quanto completamente glabra con scapo che porta 3 – 6 fiori più largamente campanulati. Condivide l’habitat con Monotropa hypopitys L. preferendo tuttavia le faggete. Dove l’abbiamo osservata: Le fotografie sono state realizzate presso la vetta di Monte Pizzo (m 1100 – Appennino Bolognese)
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