Gipsofila papillosa

Nome scientifico: Gypsophila papillosa Porta (Sinonimi: Gypsophila fastigiata Auct.ital. non L.-  Gypsophila hispanica Rigo non Willk.)

Famiglia: Caryophyllaceae

Altri nomi comuni: Velo da sposa – Velo da sposa del Garda

Habitat naturale: Versanti aridi o erosi privi di cotico erboso con ciottoli calcarei e silicei frammisti a materiale sabbioso – agilloso da 130 a 455 metri. Si tratta di uno stenoendemismo puntiforme assai raro con areale di distribuzione ristrettissimo e piuttosto frazionato, esteso appena 2,5 Kmq nell’ambito dei comuni di Garda, Costermano e Torri del Benaco (Provincia di Verona). Sono note soltanto 20 popolazioni isolate fra loro con circa 3000 piante. Tra le stazioni ricordiamo la principale in località Campiano; piante sono state inoltre rilevate sopra Villa Canossa, in Val dei Mulini, sulla rocca di Garda e sotto Costermano.

Periodo di fioritura: Da agosto ad ottobre

Descrizione della pianta: Pianta erbacea perenne alta 30 – 95 cm, legnosa alla base, con fusti eretti sia sterili che fioriferi con parte superiore papillosa - scabra. Le foglie sono lanceolato – lineari, glauche, carnosette, lunghe 11 – 27 mm e larghe 1,1 – 1,7 mm di colore verde-azzurro; le foglie cauline sono opposte e più lunghe degli internodi. L’infiorescenza è corimbosa con fiori portati da pedicelli lunghi quanto il calice e con 5 petali bianco – rosati smarginati all’apice, lunghi circa 5 mm. Gli stami sono uguali o appena più lunghi dei petali. Sepali e brattee sono talvolta, ma non sempre, ciliati.  

Note: Scoperta nel 1902 dal botanico Gregorio Rigo che la rinvenne in località Campiano è specie minacciata d’estinzione per via dell’areale straordinariamente ristretto. L’areale di presenza è già stato più volte minacciato dall’espansione edilizia e dai propositi d’ampliamento dei vicini campi da golf. Anche la pratica del motocross e l’ingabbiatura delle morene erose minacciano seriamente la sopravvivenza della specie. Da notare che si tratta di uno dei soli 3 endemismi esclusivi del Monte Baldo al pari, ad esempio, del raro Ranuncolo di Kerner (Callianthemum kerneranum).

Dove l’abbiamo osservata: Le fotografie sono state realizzate sulla sinistra orografica della Val Volpara a poche centinaia di metri da Marciaga (circa m 320 – Gruppo del Monte Baldo).

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