Giglio di Carniola

Nome scientifico: Lilium carniolicum Bernh. (Sinonimo: Lilium albaricum Heuff. – Lilium chalcedonicum Jacq., non L.)

Famiglia: Liliaceae

Altri nomi comuni: Giglio della Carnia – Giglio carniolico

Habitat naturale: Radure boschive, pendii detritici o rocciosi, pascoli rupestri, cespuglieti, su fondo calcareo o dolomia da 300 a 1200 metri. Sconfinamenti a quote superiori sino a raggiungere sporadicamente i 1900 metri (Gruppo del Canin). Pianta nel complesso molto rara presente in Italia soltanto in Friuli e in Veneto. L’areale abbraccia un’ampia area estesa ad una parte della penisola balcanica (Slovenia). Il limite occidentale di presenza è dato dal Monte Summano, nelle immediate vicinanze di Piovene Rocchette (provincia di Vicenza).

Periodo di fioritura: Da maggio a luglio

Descrizione della pianta: Pianta erbacea perenne alta 30 – 60 cm con fusto eretto non ramificato, cilindrico e glabro macchiato di viola nella parte inferiore. Le foglie sono sessili, semiamplessicauli, più fitte nella sezione basale del fusto. La lamina è lanceolato-lineare con lunghezza compresa tra 5 e 8 cm e larghezza di 1 – 1,5 cm. Nella pagina inferiore presenta 7 nervi paralleli con pelosità biancastra mentre la pagina superiore è lucida. Il margine appare intero e ciliato. I fiori sono sorretti da un peduncolo arcuato; sono quasi sempre solitari, molto raramente possono aversi 2 o anche 3 fiori sullo stesso stelo. Sono presenti 6 petali ellittici lunghi 3 – 6 cm e larghi 1 cm ricurvi all’indietro di colore arancio e punteggiati con macchioline bruno rossastre rilevate. Sono presenti 6 stami con antere arancioni e filamenti verdastri lunghi 10 – 11 mm.

Note: Il nome carniolicum deriva dallo sloveno Kranjska (Carniola) antica provincia della Slovenia nord-occidentale con capoluogo Lubiana. E’ una specie in Italia molto rara protetta sia in Friuli che in Veneto. Si presenta spesso con individui isolati e la sua rarefazione è in parte dovuta all’eccessiva raccolta che la specie ha subito in passato. Appartiene ad un gruppo polimorfo che comprende parecchie stirpi diffuse nei Balcani (ex Yugoslavia, Albania e Grecia). In Italia la specie più simile è Lilium pomponium tuttavia la confusione tra le due è impossibile in quanto quest’ultima è endemica in senso stretto delle Alpi Marittime, pertanto i due areali sono del tutto separati e lontani. Lilium pomponium presenta inoltre foglie molto più fitte e strette (0,5 cm) oltre ad avere scapo multifloro. Somigliante è anche Lilium martagon, il quale si distingue per i fiori di colore violetto – porporino e anche in questo caso per lo scapo in genere multifloro.

Dove l’abbiamo osservata: Le fotografie sono state realizzate presso il Rifugio Gilberti sulle pendici del Bila Pec (m 1900 – Alpi Giulie).

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