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Nome scientifico: Iris sibirica L. (Sinonimi: Iris erirrhiza Posp. – Xiphion sibiricum (L.) Schrank) Famiglia: Iridaceae Altri nomi comuni: Iris siberiana – Giaggiolo di palude Habitat naturale: Prati e boscaglie umide, torbiere basse alcaline, paludi, aree di risorgiva da 0 a 1500 m. Specie nel complesso molto rara presente in Italia in Piemonte, Lombardia, Trentino Alto Adige, Veneto e Friuli; non più trovata in Valle d’Aosta. Periodo di fioritura: Maggio e giugno Descrizione della pianta: Pianta erbacea perenne alta 30 – 120 cm con sottile rizoma obliquo di colore bruno, fibroso longitudinalmente e con residui delle foglie degli anni precedenti. Il fusto porta 1 – 3 fiori ed è eretto, compresso e tubuloso, foglioso solo nella parte inferiore. Le foglie basali sono acuminate, larghe 3 – 8 mm, e non superano lo scapo fiorale; la lamina è lineare-ensiforme, di colore verde, glaucescente. Sono presenti spate lanceolate lunghe 3,5 – 7 cm, scariose nella parte superiore, bianco membranose lungo il bordo. I fiori presentano perigonio di 6 – 8 cm con tre lacinie esterne obovato-spatolate lunghe 4 - 5 cm di colore tra l’azzurro e il violetto con screziature gialle alla base e bianche al centro. Le lacinie interne portano gli stili e sono spatolate, di colore violetto con venature scure e non variegate. Note: Il nome “Iris” deriva dal nome greco dell’arcobaleno mentre il nome specifico è riferito alla Siberia, zona di provenienza della specie. Tutti gli Iris presentano proprietà farmaceutiche. Dai rizomi di almeno tre anni si ricava, essicandoli dopo la raccolta, una droga con proprietà diuretiche, espettoranti, vermifughe ed epato-biliari. Dove l’abbiamo osservata: Le fotografie sono state realizzate in provincia di Udine nella Torbiera di Lazzacco (m 170 – Pianura Friulana).
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